Contributo pensionistico: chi lo percepisce e il recente aumento.
Alla fine di ogni rapporto lavorativo, che si tratti di un impiego nel settore pubblico o privato, si può percepire una pensione. Trattasi cioè di un’indennità statale che viene versata al lavoratore dipendente che abbia maturato nel corso della sua carriera professionale i contributi necessari.
Vi sono naturalmente parametri specifici in cui rientrare per poter percepire una pensione, che variano in base al sesso, alla professione, alla tipologia di inquadramento lavorativo e ovviamente in base alla durata del servizio prestato presso l’azienda o presso l’ente statale.
Il tema pensioni tuttavia non è di agevole trattamento, poiché ogni mandato governativo che si succede in carica mette mano al cosiddetto piano pensioni e attua una qualche riforma. Non sempre sfortunatamente le modifiche apportate al sistema sono estensive, ma piuttosto tendono spesso a restringere il campo di erogazione pensionistica. Difatti, mentre i pensionati lamentano un assegno considerato troppo esiguo, i giovani addirittura temono di non riuscire proprio ad accedere alla tanto agognata pensione.
Sono in molti peraltro a scegliere di rimanere attivi nel mondo del lavoro anziché andare in pensione, proprio in virtù dell’incerto clima economico. Tuttavia negli ultimi tempi, molti pensionati hanno trovato un po’ di sollievo grazie ad alcuni piccoli incrementi mensili nelle loro pensioni.
Il mese di marzo 2024 è stato particolarmente generoso, regalando qualche importo maggiorato sul cedolino pensionistico a tutti. Tuttavia la situazione non resterà sempre così e anzi potrebbe cambiare drammaticamente e repentinamente.
La riduzione prevista per il mese di aprile
È infatti prevista per il mese di aprile la riduzione tanto temuta. Ci si aspetta una diminuzione dell’assegno pensionistico mensile anche di una cifra piuttosto consistente. Sarebbe di 200,00€ l’ammanco preventivato. Questo annuncio chiaramente sta spaventando non poco i pensionati italiani, per i quali 200 euro sono una cifra cospicua da non sottovalutare.
Molti si interrogano sulle motivazioni di tale abbassamento degli importi sui cedolini, poiché dall’amministrazione non ci sono stati annunci veri e propri. È possibile tuttavia che la ricalibrazione degli importi abbia a che fare con il cosiddetto modello Isee.
L’Isee è un indicatore fondamentale, che va aggiornato di anno in anno e che torna utile qualora si vogliano richiedere agevolazioni statali o bonus di qualsiasi tipo. Esso va a inquadrare la situazione economica del singolo cittadino o del nucleo familiare a lui afferente.
A quanto pare però l’Inps ha un motivo ben specifico per sottrarre questa cifra dalle pensioni di aprile e non lo farà indiscriminatamente su tutti i pensionati. Rischiano di subire questo taglio solo coloro che non hanno versato contributi per la pensione integrativa, che garantirebbe loro un’ulteriore rendita di 200 euro netti.
Cosa fare per capire se la riduzione riguarda noi
Per ottenere informazioni dettagliate e calcolare i contributi necessari da versare la cosa migliore da fare è rivolgersi a un ufficio Inps oppure a Caf e patronati di riferimento. Occhi sempre aperti: in un periodo del genere, essere informati, risulta essere a dir poco importante.