Un’analisi approfondita condotta da Daniel Wold, esperto di dati calcistici, insieme a Tom Crawford, matematico presso l’Università di Oxford, ha rivelato i 28 club europei considerati i “più sfortunati” nella prima metà della stagione 2024/2025. Lo studio, commissionato da Honor, si è focalizzato sul numero di infortuni imprevisti che hanno colpito queste squadre, evidenziando come tali eventi possano influenzare le performance e i risultati nel corso della competizione.
La ricerca è stata effettuata nel periodo di inizio stagione, quando le squadre si stanno adattando a nuovi schemi tattici e giocatori. L’analisi ha preso in considerazione vari fattori, tra cui il numero totale di infortuni, la gravità degli stessi e l’impatto sulla formazione titolare. I 28 club individuati hanno mostrato una incidenza di infortuni significativamente più alta rispetto alla media, suggerendo che fattori esterni come il calendario fitto di partite e le condizioni di allenamento potrebbero giocare un ruolo cruciale.
Nella lista dei club più sfortunati figurano nomi noti del calcio europeo. Le squadre, che si trovano a dover gestire un numero elevato di giocatori indisponibili, stanno affrontando sfide significative in termini di rotazione della rosa e performance sul campo. La situazione ha portato a una maggiore pressione sui membri della squadra e sull’allenatore, costretti a trovare soluzioni creative per mantenere competitività in campionato e nelle coppe.
Le conseguenze di un numero elevato di infortuni possono estendersi ben oltre la mera assenza di giocatori. La gestione delle risorse umane diventa cruciale, e le squadre devono affrontare sfide non solo nel presente, ma anche nel futuro, poiché la fatica accumulata e il rischio di infortuni ricorrenti possono compromettere la stagione. Inoltre, il morale della squadra e la fiducia degli allenatori possono risentirne, influenzando negativamente l’intera atmosfera all’interno del club.
Lo studio di Wold e Crawford non solo mette in luce la vulnerabilità di alcuni club, ma invita anche a una riflessione su come la medicina sportiva, la preparazione atletica e le strategie di recupero possano essere ottimizzate per ridurre l’incidenza di infortuni. L’obiettivo finale è garantire che i club possano mantenere un livello di prestazione elevato durante tutta la stagione, riducendo al minimo i fattori che portano a problematiche fisiche.