Nell’era della tecnologia generativa, Google sta intensificando la propria lotta contro concorrenti come Anthropic e OpenAI. Con una mossa strategica, l’azienda ha annunciato l’aggiornamento della versione gratuita di Gemini, il suo chatbot alimentato da intelligenza artificiale. Queste novità non solo mirano a migliorare le prestazioni del servizio, ma anche a renderlo accessibile a una più ampia fascia di utenti a livello globale.
A partire da giovedì, gli utenti di Gemini potranno esplorare Gemini 1.5 Flash, un modello multimodale sviluppato per eseguire operazioni di generazione AI a un costo inferiore. Questo modello è stato presentato da Google a maggio e sarà accessibile su web e dispositivi mobili in ben 40 lingue e circa 230 paesi. Grazie a un affinamento significativo del modello, Google promette una qualità migliore e una latenza ridotta. Gli sviluppatori del chatbot evidenziano miglioramenti marcati nelle aree del ragionamento e della comprensione dell’immagine, aspetti essenziali per un’interazione più naturale e fluida.
Gemini 1.5 Flash si propone anche come una versione “distillata” della più potente Gemini 1.5 Pro, pensata per operazioni generative ad alta frequenza. Questo approccio non solo potenzialmente riduce i costi operativi, ma permette a Google di ottimizzare ulteriormente le sue basi tecnologiche.
L’ulteriore vantaggio di Gemini 1.5 Flash è rappresentato dall’espansione della finestra di contesto a 32.000 token, equivalenti a circa 24.000 parole o 48 pagine di testo. Questa caratteristica consente al modello di analizzare e generare risposte più comprensive, senza il rischio di perdere di vista argomenti trattati di recente. Grazie a questa capacità, Gemini può affrontare conversazioni più complesse e persino riassumere documenti lunghi in modo più efficace.
In passato, la possibilità di caricare documenti per l’analisi era riservata alla versione a pagamento, Gemini Advanced. Tuttavia, Google ha deciso di ampliare questa opzione a tutti gli utenti della piattaforma, permettendo l’upload di file direttamente da Google Drive o da dispositivi locali. Questa novità si traduce nella possibilità di chiedere al chatbot di generare domande pratiche a partire da guide di studio, rendendo Gemini un valido strumento per studenti e professionisti.
Uno dei problemi riscontrati nei modelli di generazione AI è il fenomeno delle “allucinazioni”, un termine che indica quando il modello crea contenuti non veritieri o fuorvianti. In risposta a questa problematica, Google sta introducendo una funzionalità innovativa che mostrerà link a contenuti web correlati sotto alcune risposte generate da Gemini. Questo meccanismo aiuterà gli utenti a esplorare fonti e approfondire le informazioni fornite.
La funzionalità sarà disponibile per gli utenti di Gemini in inglese in determinate aree geografiche. In questo modo, i lettori possono cliccare su un’icona a forma di “chip” per ottenere un maggiore contesto su argomenti discussi. Questa iniziativa si affianca all’introduzione di una funzionalità di “doppia verifica” che evidenzia affermazioni generate da Gemini monitorando le fonti online per verificarne l’accuratezza.
Con l’espansione di Gemini, Google non si limita ad ampliare le funzionalità per utenti adulti, ma si sta anche concentrando sull’offerta di un’esperienza dedicata ai giovani. A giugno, l’azienda ha lanciato una versione di Gemini pensata per gli adolescenti, consentendo loro di registrarsi tramite il proprio account scolastico. Questa disponibilità si estenderà nei prossimi giorni a tutti i paesi e regioni dove Gemini è generalmente accessibile.
Google ha specificato che, per garantire la sicurezza dei giovani utenti, saranno introdotte politiche e misure di salvaguardia aggiuntive. Un nuovo processo di onboarding è stato sviluppato per garantire che i teenager possano navigare e utilizzare Gemini responsabilmente, sostenuto da una guida all’alfabetizzazione AI. Questo approccio proattivo è un tentativo di prevenire possibili abusi della tecnologia, come la generazione di contenuti plagiari da parte degli studenti.
In un contesto in cui il dibattito sull’uso etico delle tecnologie AI è sempre più acceso, Google si prepara a rispondere a qualsiasi problema possa sorgere, mantenendo il focus sulla sicurezza e sull’affidabilità della propria offerta.