Le autorità americane stanno lanciando un allerta in merito a un aumento delle operazioni informatiche da parte dell’Iran, finalizzate ad influenzare le elezioni presidenziali statunitensi. Rileveranno sforzi mirati a compromettere le campagne elettorali e a seminare disinformazione tra l’elettorato. Attraverso una dichiarazione congiunta, gli enti preposti alla sicurezza nazionale hanno esposto le modalità operative e le conseguenze di tali azioni sul processo democratico.
L’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale , insieme all’FBI e alla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency , ha reso noto che l’Iran sta conducendo attacchi informatici per ottenere accesso a informazioni sensibili relative alle elezioni americane. Secondo le autorità, l’obiettivo primario di Teheran è generare sospetto sull’integrità delle istituzioni democratiche, un valore fondante per gli Stati Uniti.
Il rapporto segnala che l’Iran considera queste elezioni particolarmente significative in termini di potenziali ripercussioni sulla sicurezza nazionale. Questo ha portato Teheran ad intensificare i suoi sforzi per influenzare direttamente il risultato elettorale, sottolineando un interesse strategico nella dinamica politica degli Stati Uniti.
I funzionari statunitensi hanno descritto le modalità operative di questi attacchi, che includono una combinazione di cyber attacchi diretti e operazioni di influenza eseguite attraverso vari canali digitali. I dati rivelano che l’Iran ha effettivamente violato le campagne presidenziali, inclusa quella dell’ex presidente Donald Trump, portando alla fuga di informazioni riservate. Persone con legami con il governo iraniano sono state identificate come le principali responsabili di tali azioni.
Questa nuova ondata di attività informatica segue diverse avvertenze in merito a tecniche come il password spraying e spear-phishing, entrambe utilizzate per compromettere le infrastrutture informatiche collegate alle elezioni.
Oltre agli attacchi diretti, le autorità hanno messo in evidenza come l’Iran utilizzi strategie di disinformazione per manipolare l’opinione pubblica. Questi metodi, che si sono intensificati negli ultimi mesi, mirano a creare confusione e a intimidire l’elettorato statunitense. Il bulletin CISA ha richiamato l’attenzione su tali operazioni, confermando che la disinformazione sta circolando attraverso vari media e social network.
Microsoft ha confermato che i suoi team di intelligence delle minacce hanno osservato un’attività crescente, con attacchi mirati a entità legate all’elezione presidenziale. Queste operazioni, che spaziano da attacchi informatici a campagne di disinformazione, sono progettate per erodere la fiducia del pubblico nelle istituzioni democratiche.
Di recente, OpenAI ha identificato e interrotto un’operazione di influenza iraniana denominata Storm-2035, che ha utilizzato tecnologie come ChatGPT per generare contenuti volti a manipolare le opinioni in un contesto politico di polarizzazione. Questi contenuti venivano pubblicati su siti che rappresentano diverse inclinazioni politiche, amplificando il potere della propaganda online.
Meta, la società madre di Facebook, ha classificato l’Iran come la seconda fonte di interferenze straniere, a seguito della Russia, identificando e interrompendo più di 30 gruppi di comportamento coordinato e inautentico nel secondo trimestre del 2024. Le autorità monitorano queste attività per proteggere l’integrità delle elezioni e la sicurezza dei dati.
Le autorità americane hanno esortato tutti gli attori coinvolti nelle prossime elezioni a rimanere vigili e a segnalare eventuali attività sospette ai propri uffici locali dell’FBI e della CISA attraverso appositi portali. Questa iniziativa mira a creare una rete di sicurezza che possa contrastare eventuali manovre infelici da parte di attori maligni.
Nonostante l’intensificarsi di queste operazioni, l’FBI ha rassicurato il pubblico sull’integrità della sicurezza elettorale. Anche di fronte alla minaccia di attacchi informatici mirati, come quelli di sfruttamento di ransomware, le autorità hanno confermato che i processi di voto e conteggio rimarranno robusti. L’impegno degli organismi preposti alla sicurezza nazionale riflette una determinazione chiara nel salvaguardare il valore della democrazia statunitense contro le intromissioni straniere.