Da Mattarella alla diffida sul vino a lui dedicato: Jannik Sinner trionfa in campo, ma perde consensi nella vita quotidiana

Jannik Sinner avvia una diffida legale contro il “Rosso Jannik”, un vino dedicato a lui, suscitando critiche per il suo atteggiamento distante e freddo nei confronti dei gesti di stima.
Image 1739027511 Image 1739027511

Gianni Ippoliti ha dedicato un vino simbolico, il “Rosso Jannik”, a Jannik Sinner, in occasione di un gemellaggio tra la Puglia e l’Alto Adige. Tuttavia, il tennista non ha apprezzato il gesto e ha avviato una diffida legale. Nonostante la situazione non sia sfociata in un’azione legale, il clima rimane teso e pieno di freddezza.

Il campione e il suo atteggiamento

Jannik Sinner, il giovane talento del tennis italiano, ha recentemente attirato l’attenzione per alcune sue scelte discutibili. Il 2 dicembre, Sinner ha gentilmente rifiutato l’invito del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affermando di essere “troppo stanco” per recarsi al Quirinale. Tuttavia, la sua stanchezza non gli ha impedito di dedicarsi a una giornata di sci. Questo comportamento ha suscitato critiche e ha fatto sorgere dubbi sulla sua immagine di ragazzo semplice e alla mano, trasformandola in un atteggiamento più distante e freddo.

Il gemellaggio e la controversia legale

Il “Rosso Jannik”, un vino creato per celebrare il gemellaggio tra Manduria, famosa per il Primitivo, e Sesto Pusteria, il paese altoatesino di origine della famiglia di Sinner, è stato un’iniziativa di Gianni Ippoliti. Con sole 73 bottiglie prodotte, il vino doveva rimanere un regalo simbolico. Tuttavia, la situazione si è complicata quando Sinner ha espresso il suo disappunto, avviando una diffida legale per violazione del diritto d’immagine, chiedendo di non utilizzare il suo nome. Questo atteggiamento ha sorpreso molti, dato che ci si aspettava una reazione più aperta da parte di un atleta solitamente descritto come umile.

Le conseguenze della diffida

La questione si è conclusa con una stretta di mano, ma ha lasciato un retrogusto amaro. Un campione che ha raggiunto il successo dovrebbe essere in grado di accettare gesti di stima, anche se non perfetti. La reazione di Sinner ha sollevato interrogativi sulla sua immagine pubblica, che sembra ora appannata. Le 73 bottiglie del “Rosso Jannik”, inizialmente concepite come un omaggio, non sono mai state messe in vendita e hanno sollevato anche il malcontento dei produttori di Primitivo, che hanno chiesto chiarimenti sull’autenticità del prodotto.

Il silenzio e la distanza

Quello che colpisce di più è il silenzio di Sinner riguardo alla questione. Non ci sono state dichiarazioni distensive né spiegazioni ai fan su quanto accaduto, solo una netta separazione. È fondamentale tutelare il diritto d’immagine, ma ci si aspetterebbe un approccio più leggero, specialmente da chi ha costruito la propria immagine su valori come spontaneità e semplicità. Questo episodio segna un passaggio delicato nella carriera di Sinner, da giovane promessa a campione affermato, in cui ogni gesto ha un peso significativo.

La scelta di Sinner di mantenere le distanze e di avvalersi di avvocati ha deluso molti, poiché si attendeva un gesto più umano e accessibile. La reazione del tennista ha messo in evidenza la tendenza di alcuni atleti a ritirarsi in una sorta di torre d’avorio una volta raggiunto il successo, circondandosi solo di consiglieri e legali.

Il “Rosso Jannik” rappresentava una celebrazione della sua carriera, ma Sinner ha perso un’opportunità preziosa per dimostrare che dietro il suo talento si nasconde ancora un ragazzo capace di prendersi poco sul serio. In questa occasione, l’atteggiamento distaccato ha prevalso, lasciando un segno negativo nella percezione pubblica del giovane atleta.

Change privacy settings
×