L’hacking è un’arte tanto affascinante quanto controversa. Negli ultimi decenni, il mondo ha assistito a una serie di attacchi informatici che hanno cambiato per sempre il modo in cui governi, aziende e utenti comuni si rapportano alla sicurezza digitale. Alcuni hacker sono diventati leggende per la loro capacità di violare sistemi considerati inviolabili, mentre altri hanno lasciato il segno con attacchi devastanti che hanno causato miliardi di dollari di danni.
Dagli attacchi ai server governativi ai colpi che hanno messo in ginocchio intere economie, l’hacking ha assunto diverse forme: dalla cyber-guerra tra stati alle incursioni di black hat motivati dal profitto, passando per le azioni di hacktivisti che mirano a esporre segreti scomodi.
Ripercorriamo cinque tra gli attacchi hacker più famosi della storia, quelli che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura digitale e nella sicurezza informatica globale.
Nel 2013, Yahoo! subì un attacco informatico senza precedenti che compromise oltre 3 miliardi di account. Tuttavia, la notizia venne resa pubblica solo nel 2016, quando l’azienda ammise che i dati sottratti includevano nomi, email, numeri di telefono, date di nascita e password criptate.
L’attacco fu condotto da hacker sponsorizzati da uno stato straniero, con ogni probabilità la Russia. Il colpo non solo fece crollare il valore di Yahoo! in borsa, ma influenzò anche la sua acquisizione da parte di Verizon, che ridusse l’offerta di acquisto di circa 350 milioni di dollari a causa della gravità della violazione.
Nel 2014, Sony Pictures Entertainment fu vittima di un attacco devastante che paralizzò l’azienda e mise in imbarazzo l’industria cinematografica. Il gruppo di hacker Guardians of Peace (GOP) riuscì a infiltrarsi nei server di Sony e a sottrarre terabyte di dati riservati, tra cui email aziendali, informazioni personali dei dipendenti e film non ancora rilasciati.
L’attacco fu attribuito alla Corea del Nord, infuriata per l’uscita del film “The Interview”, una commedia satirica che prendeva in giro il leader Kim Jong-un. La pressione mediatica e le minacce convinsero Sony a ritirare temporaneamente il film dalle sale cinematografiche, segnando uno dei pochi casi in cui un attacco informatico ha avuto un impatto diretto sulla libertà di espressione.
Stuxnet è considerato il primo vero cyber-arma della storia. Scoperto nel 2010, si trattava di un malware estremamente sofisticato progettato per colpire un obiettivo ben preciso: il programma nucleare dell’Iran.
Secondo diverse indagini, Stuxnet fu sviluppato congiuntamente da Stati Uniti e Israele come parte dell’operazione segreta “Olympic Games”. Il virus si diffondeva tramite chiavette USB e attaccava le centrifughe della centrale nucleare di Natanz, facendole girare a velocità anomale fino a distruggerle. Si stima che oltre 1.000 centrifughe furono messe fuori uso, ritardando lo sviluppo nucleare dell’Iran di diversi anni.
L’episodio dimostrò per la prima volta il potenziale devastante degli attacchi informatici nel mondo reale, trasformando l’hacking in un’arma geopolitica.
Nel 2017, una delle più gravi violazioni di dati della storia colpì Equifax, una delle tre principali agenzie di credito degli Stati Uniti. Gli hacker riuscirono a sfruttare una vulnerabilità nel software Apache Struts e a rubare le informazioni personali di 147 milioni di persone, tra cui numeri di previdenza sociale, date di nascita e dati finanziari.
L’attacco fu devastante non solo per la quantità di dati sottratti, ma anche perché coinvolse informazioni estremamente sensibili, esponendo milioni di americani a potenziali frodi e furti di identità. La reazione pubblica fu feroce e costrinse Equifax a pagare 700 milioni di dollari in sanzioni e risarcimenti, segnando uno dei più grandi scandali di cybersecurity di sempre.
Nel maggio 2017, il mondo fu colpito da un attacco ransomware su scala globale: WannaCry. Il malware si diffondeva sfruttando una vulnerabilità nei sistemi Windows chiamata EternalBlue, un exploit rubato all’NSA (National Security Agency) degli Stati Uniti e diffuso online dal gruppo di hacker Shadow Brokers.
Una volta infettati, i computer venivano bloccati e gli utenti vedevano una richiesta di riscatto in Bitcoin per riottenere i loro file. WannaCry colpì oltre 230.000 computer in più di 150 paesi, paralizzando ospedali, aziende, banche e infrastrutture critiche.
L’attacco fu attribuito alla Corea del Nord, che avrebbe usato il ransomware per raccogliere fondi attraverso i pagamenti delle vittime. Fortunatamente, un ricercatore di sicurezza, Marcus Hutchins, riuscì a trovare e attivare un “kill switch”, fermando la diffusione del virus prima che causasse danni ancora più gravi.
Gli attacchi informatici analizzati dimostrano come l’hacking possa avere conseguenze enormi, influenzando economie, governi e la sicurezza delle persone comuni. Oggi, la cybersecurity è diventata una priorità per aziende e governi, ma la realtà è che la minaccia hacker continua a evolversi. Nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la blockchain, stanno cambiando il panorama della sicurezza, ma anche gli hacker trovano nuovi modi per sfruttarle a loro vantaggio.
Questi 5 colpi di hacking sono solo una parte della lunga storia della guerra digitale. Quali saranno i prossimi?
This post was last modified on 11 Febbraio 2025 3:28