Terremoto scuote Napoli: scossa di magnitudo 4.4 provoca paura e qualche danno

Un terremoto di magnitudo 4.4 ha colpito Napoli, causando panico e lievi feriti. Le autorità stanno effettuando controlli sugli edifici e monitorano la situazione per garantire la sicurezza dei cittadini.
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Un forte terremoto ha colpito la città di Napoli nel cuore della notte, risvegliando i cittadini con una scossa avvertita in tutta l’area metropolitana. Secondo i dati, l’evento sismico ha avuto luogo alle 1.25, con epicentro nei Campi Flegrei, a solo un paio di chilometri di profondità al largo di Pozzuoli. La magnitudo registrata è stata di 4.4, ma la percezione della forza del terremoto è variegata tra i diversi quartieri, con alcuni residenti che lo hanno descritto ben più intenso.

Danni e feriti registrati

Subito dopo la scossa, la situazione è stata caratterizzata da una fuga in strada, con molti cittadini terrorizzati che hanno cercato rifugio all’aperto. Fortunatamente, i danni sono risultati contenuti. A Bagnoli, una donna ha subito alcune escoriazioni causate dal crollo di un controsoffitto. Soccorsa immediatamente dai vigili del fuoco, è stata portata all’ospedale insieme ad altre persone che si sono presentate al pronto soccorso. Fino a quel momento, undici cittadini hanno ricevuto assistenza medica per diverse motivazioni: oltre alla donna con le escoriazioni, si sono registrati due-tre casi di feriti lievi a causa di schegge di vetro e alcuni episodi di panico.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha dichiarato che la situazione rappresenta un test fondamentale per il patrimonio edilizio della città. L’assenza di danni strutturali a molti edifici è un segnale positivo riguardo alla capacità della città di resistere a tali eventi sismici.

Verifiche in corso negli istituti scolastici

Dopo il terremoto, il Comune di Napoli ha immediatamente attivato delle verifiche tecniche su edifici e scuole. Alcuni istituti hanno già chiuso per precauzione. All’istituto Viviani di via Manzoni, nel quartiere Posillipo, l’accesso è stato bloccato per la presenza di danni ai tramezzi. Allo stesso modo, l’Istituto Villanova ha limitato l’accesso al secondo piano. Le autorità stanno quindi procedendo sistematicamente con controlli su tutti gli edifici pubblici, con un occhio attento a poter garantire la sicurezza degli alunni.

Tensione e proteste dopo la scossa

Nella notte, la situazione è diventata tesa in alcune zone, in particolare all’ex base Nato di Bagnoli dove molti cittadini cercavano un rifugio sicuro. Di fronte alla chiusura dei cancelli e all’impossibilità di accedere all’area, è scoppiata una protesta. I residenti, preoccupati dopo la scossa, hanno forzato i cancelli per poter rimanere lì per la notte. A seguito di queste tensioni, le autorità hanno deciso di predisporre una zona di accoglienza permanente, nel caso in cui ci fossero altre scosse simili.

Cause del terremoto e monitoraggio della situazione

Secondo gli esperti, il terremoto potrebbe essere legato al rapido sollevamento del suolo che avviene nei Campi Flegrei. La direttrice del dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Francesca Bianco, ha chiarito che la velocità del sollevamento è aumentata notevolmente, passando da 1 a 3 centimetri al mese. Questo fenomeno non rende idoneo prevedere l’arrivo di un terremoto né la sua intensità, ma conferma che quanto accaduto non è stato del tutto imprevisto.

La situazione è seguita attentamente anche dal governo nazionale. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha mantenuto contatti costanti con i membri del governo e con le autorità locali per monitorare gli sviluppi. Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha proposto un intervento straordinario, sottolineando la necessità di una mobilitazione generale da parte della Protezione Civile.

Il timore è evidente, ma le istituzioni stanno lavorando per garantire sicurezza e supporto ai cittadini di Napoli.

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