Terremoto in Thailandia: magnitudo 7,7 provoca danni e vittime, il vicepremier parla di tragedia

Un terremoto di magnitudo 7,7 colpisce Thailandia e Myanmar, causando crolli a Bangkok e danni significativi. Le autorità mobilitano soccorsi mentre la comunità internazionale offre supporto per l’emergenza.
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Un forte terremoto di magnitudo 7,7 ha colpito la Thailandia e il Myanmar il 28 marzo 2025. Il vice primo ministro thailandese Suriya Juangroongruangkit ha descritto l’evento come una “grande tragedia”, esprimendo preoccupazione per le persone intrappolate sotto le macerie di un edificio crollato a Bangkok. Le autorità locali sono mobilitate per gestire l’emergenza e cercare di salvare i sopravvissuti.

Danni e impatti del terremoto

Il sisma ha avuto epicentro nella regione centrale della Thailandia, causando danni significativi in diverse aree. A Bangkok, numerosi edifici hanno subito crolli parziali o totali; tra questi spicca un grattacielo che ospitava uffici e appartamenti. Le immagini diffuse dai media mostrano scene di devastazione con macerie sparse ovunque e squadre di soccorso al lavoro per cercare eventuali superstiti.

Le prime stime parlano già di decine di feriti, mentre non è chiaro quanti siano gli eventuali dispersi. I servizi d’emergenza sono stati attivati immediatamente; ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco stanno operando intensamente nelle zone più colpite. La popolazione è stata invitata a mantenere la calma mentre le autorità cercano di valutare la situazione in modo completo.

In Myanmar si segnalano anch’essi danni strutturali in alcune città vicine al confine con la Thailandia. La popolazione locale sta affrontando difficoltà simili a quelle dei thailandesi; anche qui ci sono notizie su edifici danneggiati ed evacuazioni necessarie.

Risposta delle autorità

Suriya Juangroongruangkit ha dichiarato che il governo sta facendo tutto il possibile per garantire aiuto alle persone coinvolte nel disastro. Ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra i vari enti governativi per coordinare gli sforzi nei soccorsi e nella gestione dell’emergenza.

Le forze armate thailandesi sono state mobilitate per supportare le operazioni sul campo, mentre i volontari si stanno unendo agli sforzi ufficiali offrendo assistenza alle famiglie colpite dal terremoto. Gli ospedali locali hanno aumentato la loro capacità ricettiva per far fronte all’afflusso previsto di feriti.

Inoltre, è stato attivato un numero verde dedicato alle emergenze affinché i cittadini possano ricevere informazioni aggiornate sulla situazione attuale o segnalare eventuale bisogno d’aiuto.

Speranze nel salvataggio dei dispersi

Nonostante la gravità della situazione, Suriya Juangroongruangkit ha espresso speranza riguardo alla possibilità che alcune delle persone intrappolate sotto le macerie possano essere salvate nei prossimi giorni grazie agli sforzi incessanti delle squadre specializzate nel recupero dei sopravvissuti.

I soccorritori stanno utilizzando tecnologie moderne come droni dotati di termocamere per individuare segnali vitali tra le rovine degli edifici crollati. L’impegno collettivo da parte delle comunità locali è evidente: molti cittadini si sono offerti volontari nonostante il rischio personale legato alla situazione instabile dopo il sisma.

La comunità internazionale segue da vicino gli sviluppi della crisi; diversi paesi hanno già offerto aiuti umanitari o risorse tecniche utilissime nelle operazioni post-terremoto. In questo contesto difficile ma cruciale emerge quindi una rete globale pronta a sostenere chi sta vivendo questa emergenza drammatica.