Terremoto in Myanmar: migliaia di persone costrette a vivere su barche dopo la devastazione

Un terremoto di magnitudo 7.7 devasta il Myanmar, causando ingenti danni e lasciando migliaia di persone senza casa; ActionAid interviene con aiuti urgenti per le famiglie colpite.
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Il violento terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito il Myanmar venerdì scorso ha causato danni ingenti nella regione del Lago Inle, situata a circa 600 km da Yangon. Migliaia di persone sono rimaste senza casa e ora vivono su piccole imbarcazioni, mentre interi villaggi galleggianti sono stati sommersi dalle acque. La situazione è critica e le famiglie affrontano gravi difficoltà.

La devastazione nel Lago Inle

Il terremoto ha avuto un impatto devastante sulle comunità locali, rase al suolo le palafitte che costituivano le abitazioni tradizionali della zona. Le famiglie si trovano ora costrette a dormire all’aperto sulle barche, esposte alle intemperie e senza alcuna protezione adeguata. Le condizioni igienico-sanitarie sono in rapido deterioramento; l’accesso ad acqua potabile è limitato e la mancanza di ripari rende difficile affrontare il caldo estremo.

Le immagini dei villaggi sommersi raccontano una storia drammatica: intere comunità che un tempo vivevano serenamente sul lago ora si trovano in una situazione disperata. Molti residenti hanno perso tutto ciò che possedevano e non sanno come provvedere ai bisogni primari quotidiani.

L’intervento di ActionAid

ActionAid sta collaborando con organizzazioni locali attive nelle regioni colpite per fornire assistenza immediata alle famiglie bisognose. I team stanno distribuendo cibo, acqua potabile e kit d’emergenza per alleviare le sofferenze delle persone colpite dal sisma.

Jagat Patnaik, Responsabile per l’Asia dell’organizzazione, ha descritto la situazione come straziante: “L’entità della distruzione ha lasciato scioccati anche i soccorritori più esperti.” Secondo quanto riportato da Patnaik, molte famiglie vivono stipate su piccole imbarcazioni senza accesso ai servizi igienici o cure mediche necessarie.

La crisi è particolarmente grave per donne e ragazze; oltre alla mancanza di prodotti sanitari essenziali durante il ciclo mestruale, devono affrontare stigmi culturali profondamente radicati nella società locale. Questo aumenta ulteriormente il loro isolamento in una situazione già difficile.

Le sfide future

Con l’arrivo imminente delle piogge monsoniche, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente se non verranno fornite risorse economiche immediate agli aiuti umanitari già attivi sul campo. ActionAid fa appello alla comunità internazionale affinché sostenga gli sforzi delle organizzazioni operanti in Myanmar per garantire assistenza a chi ha perso tutto a causa del terremoto.

L’organizzazione è presente nel paese dal 2006 ed è impegnata nell’affrontare i bisogni primari delle popolazioni vulnerabili anche dopo questa catastrofe naturale. Il lavoro svolto dai team sul campo continua ad essere fondamentale per alleviare le sofferenze dei sopravvissuti mentre cercano disperatamente un modo per ricostruire le loro vite dopo questo tragico evento.