Terremoto in Myanmar: devastazione al monastero Maha Aungmye Bonzan e oltre 3.300 vittime

Un terremoto di magnitudo 7.7 devasta il Myanmar, causando oltre 3.300 vittime e gravi danni a luoghi storici come il monastero Maha Aungmye Bonzan e infrastrutture vitali, complicando i soccorsi.
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Il terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito il Myanmar ha causato ingenti danni, con il monastero Maha Aungmye Bonzan, noto anche come monastero Me Nu Brick, gravemente danneggiato. Situato a Mandalay, vicino all’epicentro del sisma, questo antico edificio è solo uno dei tanti luoghi storici distrutti dalla forza del terremoto. Le conseguenze della calamità sono drammatiche e continuano a manifestarsi con la scoperta di nuovi corpi tra le macerie.

Danni al monastero Maha Aungmye Bonzan

Il monastero Maha Aungmye Bonzan è un’importante testimonianza della storia culturale e religiosa del Myanmar. Costruito nel XIX secolo, rappresenta un esempio significativo dell’architettura tradizionale birmana ed è stato meta di pellegrinaggi per molti devoti buddisti. La sua rovina dopo il terremoto ha suscitato grande tristezza tra la popolazione locale e gli storici dell’arte che lo considerano un patrimonio da preservare.

Le immagini delle rovine mostrano una struttura gravemente compromessa: pareti crollate, tetto distrutto e decorazioni antiche ridotte in macerie. I residenti della zona hanno riferito che i rumori assordanti del sisma hanno preceduto l’impatto devastante sul monastero, lasciando molti in stato di shock per quanto accaduto.

Le autorità locali stanno valutando le possibilità di recuperare ciò che resta dell’edificio per preservarne almeno una parte della memoria storica. Tuttavia, la situazione rimane critica poiché le risorse disponibili sono limitate e molte altre strutture necessitano urgentemente di aiuti.

Il bilancio delle vittime

A una settimana dal terremoto catastrofico, il bilancio delle vittime continua ad aumentare tragicamente. Oltre 3.300 persone hanno perso la vita a causa dei crolli degli edifici nelle aree più colpite dal sisma; molte famiglie si trovano ora senza casa o mezzi di sussistenza.

Le squadre di soccorso stanno lavorando incessantemente per recuperare i corpi dalle macerie degli edifici distrutti; ogni giorno vengono riportati alla luce nuovi resti umani mentre si cerca disperatamente anche qualche sopravvissuto sotto le rovine. Le operazioni sono rese difficili dalle condizioni instabili dei siti colpiti e dalla paura che possano verificarsi ulteriori scosse sismiche nella regione già provata da questa tragedia.

Inoltre, alle difficoltà logistiche si aggiunge l’emergenza sanitaria: i servizi medici locali sono stati messi a dura prova dall’afflusso massiccio di feriti negli ospedali già sovraccarichi prima del disastro naturale.

Altri danni significativi

Oltre al monastero Maha Aungmye Bonzan, anche altre infrastrutture vitali hanno subito gravi danni durante il terremoto; tra queste spicca il ponte Ava sul fiume Irrawaddy che è crollato causando ulteriori complicazioni nei trasporti nella regione centrale del paese.

La perdita del ponte non solo ostacola i soccorsi ma influisce anche sulla vita quotidiana degli abitanti delle zone circostanti, costringendo molti a cercare percorsi alternativi spesso più lunghi e rischiosi per raggiungere i centri urbani o ricevere assistenza umanitaria.

Le autorità governative stanno monitorando attentamente la situazione mentre organizzazioni internazionali offrono supporto logistico ed economico per affrontare l’emergenza attuale; tuttavia ci vorrà tempo prima che la comunità possa riprendersi completamente da questa tragedia collettiva così profonda.