Terremoto di magnitudo 7.7 colpisce il nord del Myanmar: scosse avvertite fino a Bangkok

Un terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il nord del Myanmar il 29 marzo 2025, avvertito fino a Bangkok, causando attese frane e possibili danni in aree densamente popolate.
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Un forte terremoto ha colpito il nord del Myanmar sabato 29 marzo 2025, con una magnitudo di 7.7. La scossa, che ha avuto origine a soli dieci chilometri di profondità, ha generato onde sismiche avvertite anche a Bangkok, oltre mille chilometri più a sud. Questo evento sismico è stato paragonato al devastante terremoto che nel febbraio 2023 ha colpito la Turchia.

Dettagli sul sisma e l’epicentro

Il terremoto si è verificato in un’area nota per la sua attività sismica, ma la rottura della faglia a una profondità così ridotta ha amplificato gli effetti sulla superficie terrestre. Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia , sottolinea l’importanza della magnitudo registrata: “È veramente significativa”, afferma. Gli eventi sismici con magnitudo tra i 7 e i 7.9 si verificano circa quindici volte all’anno nel mondo; tuttavia, quando accadono in prossimità di aree densamente popolate possono avere conseguenze devastanti.

La posizione geografica del Myanmar lo rende vulnerabile ai terremoti poiché si trova lungo una faglia trascorrente destra che separa la placca indiana da quella asiatica. Questo meccanismo geologico porta alla formazione di tensioni accumulate nella crosta terrestre che possono sfociare in eventi sismici significativi.

Effetti distali e amplificazione delle onde

Il sisma è stato percepito anche lontano dall’epicentro grazie alle caratteristiche geologiche dei terreni su cui poggia Bangkok. Secondo Doglioni, le onde sismiche hanno attraversato sedimenti alluvionali saturi d’acqua vicino alla costa dell’Oceano Indiano, causando un effetto distale notevole: “L’amplificazione delle onde può spiegare i danni riportati nella capitale thailandese”, spiega il presidente dell’Ingv.

Questo fenomeno non è nuovo; situazioni simili sono state osservate durante altri eventi sismici storici come quello in Turchia nel febbraio scorso o durante il terremoto del Messina nel 1908 in Italia. In questi casi particolari le condizioni del suolo hanno contribuito ad aumentare l’intensità degli effetti distruttivi nelle aree circostanti.

Conseguenze locali e frane attese

A causa della potenza del sisma sono attesi numerosi eventi secondari come frane nelle zone montuose vicine all’epicentro e possibili effetti combinati legati alla liquefazione dei terreni nei centri urbani più vicini al mare come Bangkok. Salvatore Stramondo dell’Ingv evidenzia quanto sia stata intensa questa scossa rispetto ad altri eventi storici: “La magnitudo era trecento volte superiore rispetto al sisma di Amatrice”.

Le scosse non si sono fermate dopo il primo evento; dodici minuti dopo ne è seguita un’altra con magnitudo 6.4 e ci si aspetta un susseguirsi di tremori minori nei giorni successivi mentre la crosta terrestre continua ad assestarsi.

Prospettive future per la regione

Il Myanmar presenta una storia complessa riguardo ai suoi movimenti tettonici; tra il 1930 e il 1956 ci sono stati sei terremoti superiori alla soglia critica della magnitudo sette nella stessa area geografica dove ora si registra questo nuovo evento catastrofico.

Andrea Billi dell’Istituto di Geologia Ambientale sottolinea che questi fenomeni non devono essere considerati isolati ma parte integrante delle dinamiche geologiche regionali che continueranno a manifestarsi nel tempo futuro mentre le placche tettoniche continuano a muoversi lentamente ma costantemente sotto i nostri piedi.

Attualmente rimangono incerti i dati relativi alle vittime o ai danni materiali causati dal sisma poiché le comunicazioni dalla regione interessata potrebbero richiedere tempo prima di fornire informazioni complete ed accurate sulla situazione post-terremoto.