Un terremoto di magnitudo 5,5 ha scosso il centro-nord della Birmania questa mattina, secondo quanto riportato dall’Istituto geologico americano . La scossa è stata registrata alle 8:54 ora locale e ha avuto una profondità di circa 7,7 chilometri. L’epicentro è stato localizzato a un centinaio di chilometri a sud di Mandalay, una delle città più colpite dal devastante terremoto del 28 marzo scorso.
Dettagli sul sisma
La nuova scossa sismica si inserisce in un contesto già critico per la regione. Il terremoto del mese scorso aveva raggiunto una magnitudo di 7,7 e aveva causato ingenti danni. Le autorità locali avevano confermato almeno 3.600 vittime e migliaia di feriti. Molti edifici erano stati distrutti o gravemente danneggiati, lasciando numerose persone senza casa.
L’epicentro del sisma odierno si trova in una zona che era già stata segnata da forti scosse nei mesi precedenti. Nonostante l’intensità della nuova scossa non abbia provocato immediatamente segnalazioni ufficiali su nuovi danni o vittime nel Paese, la situazione rimane tesa poiché molte famiglie continuano a vivere all’aperto per paura di ulteriori eventi sismici.
Le conseguenze umanitarie
Dopo il terremoto del marzo scorso, migliaia di persone sono ancora sfollate e vivono in condizioni precarie nelle strade o in rifugi temporanei. La mancanza di accesso ai servizi essenziali come acqua potabile e assistenza sanitaria ha aggravato le difficoltà quotidiane degli sfollati.
Le organizzazioni umanitarie stanno cercando di fornire supporto alle comunità colpite ma affrontano notevoli ostacoli logistici dovuti alla distruzione delle infrastrutture stradali e alla scarsità delle risorse disponibili nella regione. Molti villaggi sono isolati e le operazioni per portare aiuti sono complicate dalla difficile situazione politica interna al Paese.
Reazione delle autorità locali
Le autorità birmani hanno avviato controlli nelle aree più vicine all’epicentro per valutare eventuali danni strutturali agli edifici rimasti in piedi dopo il precedente sisma. Sono state attivate squadre d’emergenza pronte ad intervenire qualora emergessero nuove necessità legate alla sicurezza pubblica o al soccorso dei cittadini.
Tuttavia, la risposta governativa è stata criticata da alcuni osservatori internazionali che sottolineano come le misure adottate siano insufficienti rispetto all’entità della crisi umanitaria esistente nel Paese.
Il monitoraggio sismico continuerà nella regione mentre gli esperti avvertono che potrebbero verificarsi ulteriori eventi tellurici nei prossimi giorni data l’instabilità geologica dell’area.