Tensioni tra manifestanti e polizia al corteo di inaugurazione dell’anno accademico a Bologna

Momenti di forte tensione hanno caratterizzato il corteo di protesta a Bologna, in concomitanza con l’inaugurazione dell’anno accademico, evento che ha visto la presenza della ministra dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini. La manifestazione, tenutasi il 15 ottobre 2025, ha visto la partecipazione di circa ottanta manifestanti riuniti al Portico dei Servi in Strada Maggiore.

Il corteo e le prime tensioni

Dopo il raduno, i manifestanti hanno dato vita a un corteo che ha attraversato le vie del centro di Bologna, sventolando uno striscione con la scritta: “Contro tagli, guerra e precarietà, blocchiamo l’università”. Tuttavia, la situazione è rapidamente degenerata quando le forze dell’ordine hanno bloccato il corteo in Via Guerrazzi. Qui si sono verificati contatti e spintoni tra manifestanti e polizia, ma la situazione è stata ripristinata rapidamente. Le forze di polizia hanno mantenuto una distanza di sicurezza rispetto ai manifestanti, composti da collettivi, studenti, ricercatori e lavoratori precari del settore universitario.

Nonostante le tensioni iniziali, è stata concessa a una delegazione di cinque ricercatori precari l’opportunità di intervenire durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico. Questo gesto ha permesso loro di esporre le ragioni della loro protesta, mettendo in evidenza le difficoltà e le ingiustizie che affrontano quotidianamente.

Le voci della protesta

Una manifestante, rappresentante dell’Assemblea precaria di Bologna, ha preso la parola durante la cerimonia, esprimendo il proprio disappunto per la gestione della manifestazione. “Avevamo organizzato un carnevale precario, una passeggiata gioiosa che dal Portico dei Servi avrebbe dovuto arrivare fino a qui, ma questo non è successo perché decine di precari, lavoratori e studenti sono stati bloccati e caricati dalla Polizia”, ha dichiarato. La manifestante ha sottolineato il desiderio di un dialogo costruttivo, lamentando la mancanza di comunicazione tra le parti.

La risposta della ministra

In risposta alle preoccupazioni sollevate dai manifestanti, la ministra Bernini ha dichiarato di rispettare ogni forma di protesta, a patto che sia legittima e non violenta. “La prima cosa che desidero fare, visto l’intervento dei ricercatori, studenti e dottorandi dell’Università, è reiterare la mia proposta di incontrarli”, ha affermato. Bernini ha già tentato di avviare un dialogo nei giorni precedenti, sottolineando l’importanza di una manifestazione che possa esprimere liberamente pensieri e sentimenti.

La giornata ha messo in evidenza le tensioni tra il mondo accademico e le istituzioni, evidenziando la necessità di un confronto aperto e costruttivo per affrontare le problematiche legate al precariato e alle politiche universitarie.

This post was last modified on 1 Marzo 2025 13:36

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