Tensioni commerciali tra Stati Uniti e Canada: Donald Trump riscopre la guerra dei dazi

L’attuale scenario economico globale si sta caratterizzando per l’escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Canada. In particolare, le recenti azioni del presidente Donald Trump hanno nuovamente acceso gli animi, all’indomani delle elezioni che hanno portato Mark Carney come nuovo leader liberal in Canada. L’approccio aggressivo di Trump fa presagire conseguenze significative sia sul piano economico che su quello politico, mentre le Borse internazionali reagiscono in modo preoccupante.

Trump aumenta i dazi su acciaio e alluminio

In risposta a una tariffa del 25% sull’elettricità proposta dal premier dell’Ontario Doug Ford, che colpisce gli stati americani di New York, Michigan e Minnesota, Trump ha deciso di raddoppiare i dazi esistenti su acciaio e alluminio canadesi, elevandoli dal 25% al 50%. Questa mossa, che entrerà in vigore a partire da mercoledì, rappresenta un chiaro segnale della determinazione del presidente a mantenere alta la pressione su Ottawa. Trump non si è limitato a questo: ha minacciato di aumentare ulteriormente i dazi sulle automobili canadesi se non verranno rimossi anche i dazi sui prodotti caseari statunitensi, i cui costi variano tra il 250% e il 390%. Durante una conferenza, Trump ha affermato che tali misure “potrebbero porre fine alla produzione automobilistica in Canada”, aggiungendo che “le auto possono essere facilmente prodotte negli Stati Uniti.”

La risposta del Canada e gli effetti sui mercati

Mark Carney ha già espresso l’intenzione di rispondere in modo strategico, promettendo che ogni azione avrà “il massimo impatto sugli Stati Uniti e il minimo sul Canada.” Carney ha garantito che le tariffe verranno mantenute fino a quando gli Stati Uniti non dimostreranno un impegno concreto per un commercio equo. Questo botta e risposta si è accompagnato a una reazione negativa sui mercati finanziari: lunedì le borse, tra cui Wall Street e le piazze europee, hanno subito un calo significativo. Il Dow Jones ha mostrato una perdita dell’1,30%. Anche i titoli delle case automobilistiche sono stati fortemente influenzati, con aziende come Stellantis e Volkswagen che hanno visto un calo vertiginoso delle loro azioni.

L’unica eccezione nel panorama negativo è stata Tesla, i cui titoli hanno guadagnato oltre il 5% dopo che Trump ha dichiarato la sua intenzione di acquistare un veicolo elettrico dell’azienda per dimostrare la sua fiducia nella capacità di Elon Musk.

Le implicazioni geopolitiche e le proposte di Trump

Oltre alle manovre commerciali, Trump ha lanciato una provocatoria affermazione riguardante la protezione militare del Canada, sottolineando che il Paese spende poco per la sua sicurezza nazionale e si affida agli Stati Uniti. In questo contesto, ha ipotizzato che il Canada potrebbe diventare il 51esimo stato degli Stati Uniti, argomentando che tale scelta potrebbe portare benefici economici e strategici. Carney, da parte sua, non ha esitiato nel rispondere, affermando che il Canada non è responsabile della guerra commerciale e che complicherà la situazione se le tensioni continueranno.

Riflessioni sulle emergenze nazionali e nuovi ordini esecutivi

Trump ha comunicato la sua intenzione di dichiarare un’emergenza nazionale in risposta alle misure del governo canadese, un passo che gli consentirebbe di agire rapidamente per affrontare quella che lui definisce una “minaccia abusiva” da parte del Canada. Durante una comunicazione via Truth, il presidente ha avvertito che il Canada “pagherà un prezzo finanziario molto elevato,” enfatizzando la gravità della situazione.

In attesa di nuovi sviluppi, la Casa Bianca continua a rispondere sul calo delle borse, definendolo un fenomeno di transizione. Nonostante le turbolenze finanziarie, Trump è pronto a mettere in atto nuovi ordini esecutivi nel tentativo di affrontare le sfide legate alla sicurezza economica e industriale, inclusa la creazione di impianti di raffinazione dei metalli. Quest’azione proattiva si aggiunge a un già complesso panorama di guerre commerciali e tensioni internazionali, che potrebbero avere un lungo impatto su economie e alleanze.

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