Superbonus in fase di chiusura: il futuro di Ecobonus e Bonus Casa tra conferme e sfide

La stagione del Superbonus si conclude, mentre Ecobonus e Bonus Casa vengono ridimensionati. Il rapporto ENEA evidenzia un calo degli interventi edilizi e dei risparmi energetici nel 2023.
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La stagione del Superbonus si avvia verso la conclusione, mentre gli incentivi Ecobonus e Bonus Casa si preparano a un ridimensionamento. L’Unione Europea richiede un impegno maggiore per la transizione energetica, ma il governo italiano frena citando le difficoltà finanziarie. In questo contesto complesso, analizzare le detrazioni fiscali nel settore edilizio diventa cruciale. Il Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali realizzato da ENEA offre dati significativi che possono aiutare a comprendere l’impatto degli incentivi sull’edilizia.

Conferma degli incentivi per il biennio 2024-2025

Con l’approssimarsi della fine del Superbonus, è importante notare che sia l’Ecobonus che il Bonus Casa sono stati confermati anche per i prossimi due anni. Tuttavia, ci saranno delle modifiche: l’aliquota di recupero fiscale per le abitazioni principali scenderà dal 50% al 36%. Questo cambiamento potrebbe influenzare le decisioni dei proprietari riguardo agli investimenti in ristrutturazione.

Il Rapporto sulle detrazioni fiscali fornisce una panoramica dettagliata sugli effetti delle agevolazioni nel corso del 2023. Per quanto riguarda l’Ecobonus, gli interventi possono arrivare fino al 65% di recupero fiscale per specifiche tipologie di lavori sugli immobili. Questi dati evidenziano non solo la rilevanza economica degli incentivi ma anche come essi siano percepiti dai cittadini.

Analisi dell’Ecobonus nel 2023

L’Ecobonus rappresenta un’importante opportunità fiscale per chi effettua lavori volti al risparmio energetico su edifici residenziali o condomini. Nel corso del 2023 sono stati registrati circa 627.933 interventi edilizi sotto questo regime, con una flessione significativa rispetto ai quasi 944 mila interventi dell’anno precedente . Gli investimenti totali attivati ammontano a oltre cinque miliardi di euro, mostrando anch’essi una contrazione rispetto ai valori precedenti .

A livello nazionale, la maggior parte degli investimenti ha riguardato edifici residenziali; solo una piccola parte è stata destinata ad immobili non residenziali o misti . Inoltre, i risparmi energetici ottenuti grazie agli interventi effettuati tramite Ecobonus sono stimati in circa 1.699 GWh/anno; anche in questo caso si registra un calo significativo rispetto all’anno precedente .

Nel complesso dal suo avvio nel 2007 fino al termine del periodo analizzato nel rapporto , gli interventi effettuati sotto regime di Ecobonus superano i sette milioni.

Lombardia: leader negli investimenti ed efficienza energetica

Analizzando i dati regionalmente emerge chiaramente che la Lombardia guida sia in termini d’investimento che nei risultati ottenuti sul fronte dei risparmi energetici: assorbe infatti quasi un quarto degli investimenti totali e genera più della quarta parte dei risparmi registrati a livello nazionale. Al secondo posto troviamo il Piemonte con percentuali decisamente inferiori .

Se consideriamo invece i risultati normalizzati rispetto alla popolazione abitativa regionale emergono differenze interessanti: mentre la Lombardia mantiene posizioni elevate negli investimenti pro capite insieme a Veneto ed Emilia-Romagna; sul fronte dei risparmi energetici spicca invece il Piemonte con percentuali superiori alla media nazionale.

Questa disparità mette in luce come ci sia ancora molto da fare nelle regioni meridionali dove gli investimenti e i benefici derivanti dall’Ecobonus risultano nettamente inferiori rispetto alle regioni settentrionali.

Tipologie d’intervento più comuni nell’ambito dell’Ecobonus

Tra gli interventi realizzati grazie all’Ecobonus spiccano quelli relativi agli impianti di climatizzazione invernale che rappresentano oltre metà delle operazioni effettuate nel settore edilizio . A seguire vi è stato un incremento significativo nella sostituzione degli infissi con quote d’investimento pari al 41%, superando così quello dedicato agli impianti di climatizzazione stessa.

Al terzo posto troviamo gli interventi per coibentazione dell’involucro opaco; questi ultimi hanno visto crescere notevolmente la loro incidenza passando dal 9% del 2019 al 12% dell’anno successivo. Infine vi è stata una diminuzione nelle installazioni di schermature solari che rimangono comunque rilevanti con circa 6%.

In termini di comportamento efficiente energetico, rimangono predominanti gli interventi sugli impianti di climatizzazione invernale che contribuiscono alla maggior parte dei risparmi energetici conseguiti in questo contesto. Essendo raggruppate insieme, sostituzione di impianti di riscaldamento ed installazione di generatori a biomassa raggiungono il 48% dei savings totali generati su base annua.

Rilevazioni sul Bonus Casa nell’anno corrente

Passando ora ad analizzare il Bonus Casa, nell’anno in corso è emersa una discreta ripresa dopo la calo della domanda registrata nelle annate precedenti. Il numero totale degli interventi effettuati sotto quest’agevolazione raggiunge 634 mila unità, aumento notevole rispetto ai 555 mila interventi del 2018 ma ancora lontano dal record registrato nel 2021 .

ENEA ha segnalato anche un incremento nelle installazioni degli infissi , sebbene quest’ultimo punto fosse già stato caratterizzato da una flessione drammatica nel precedente anno. Dinamiche simili sono visibili anche per la coibentazione delle pareti verticali che hanno notato una crescita moderata , mentre la partecipazione delle * pompe di calore* continua ad occupare il 37% della totalità degli interventi complessivamente realizzati. Anche in questocaso però si segnalano notevoli flessioni rispetto all’anno precedente .

Infine, l’aumento costante negli impianti fotovoltaici sottolinea un lavoro sostenuto negli ultimi anni indicando una forte tendenza verso il settore delle energie rinnovabili.