Gino Cecchettin, padre di Giulia, la giovane tragicamente scomparsa l’11 novembre 2023 a causa della violenza del suo ex fidanzato, ha recentemente fatto tappa a Pesaro per presentare il suo libro *Cara Giulia: quello che ho imparato da mia figlia*. L’evento ha riscosso un grande successo, con tutte le location sold out. Cecchettin ha condotto due incontri: uno dedicato agli studenti al Teatro Sperimentale e l’altro aperto al pubblico al Cinema Loreto. Un terzo incontro è previsto per questa sera, 25 marzo 2025, al Teatro Santi nel vicino comune di Vallefoglia.
Accoglienza e omaggi
L’accoglienza per Cecchettin è stata calorosa, culminata in una standing ovation al suo ingresso nel cinema. Durante l’evento, moderato dalla giornalista Silvia Sinibaldi, gli studenti della *Marconi School Musical* hanno reso omaggio a Giulia e a suo padre con letture e una canzone dedicata al contrasto della violenza di genere . Il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, ha colto l’occasione per lanciare un appello contro l’indifferenza, sottolineando l’importanza di prestare attenzione ai segnali quotidiani che possono aiutarci a combattere la violenza .
Le parole di Cecchettin
Cecchettin ha affermato: “Giulia è la vera interprete di questo libro, io sono solo la voce con la quale lei si esprime”. Ha condiviso che la sua ispirazione deriva dalle esperienze vissute con la figlia, sottolineando che senza di lei non avrebbe potuto scrivere queste pagine. Ha anche rivelato di sentirsi parte del “banco degli imputati delle ipocrisie ” presenti nella società, dichiarando: “Ho dovuto affrontare dolori profondi per riconoscere queste ipocrisie “, evidenziando come la cultura imponga agli uomini di non mostrare emozioni.
Il tema dell’ipocrisia
Un tema centrale del suo intervento è stato l’ ipocrisia legata all’immagine dell’uomo forte, che non deve piangere. Cecchettin ha raccontato di come, indossando questa maschera, non sia riuscito a piangere per la morte di suo nonno, nonostante il dolore che provava. La sua vita ha preso una piega diversa quando ha incontrato Monica, sua moglie, che lo ha aiutato a esprimere il suo vero io. Tuttavia, ha confessato che la razionalità lo ha frenato nel momento della perdita di Giulia, portandolo a riflettere su come gestire i sentimenti negativi.
Ricordi e responsabilità sociale
Guardando una foto di Giulia, Cecchettin ha trovato conforto nei ricordi dei 22 anni trascorsi insieme a lei. “Ho imparato da Giulia che, quando provavo odio, dovevo guardare la sua foto e ricordare la bellezza e l’amore”, ha spiegato. Ha anche affermato che, dopo che la vicenda ha acquisito risonanza nazionale, ha sentito la responsabilità di portare avanti i valori sociali e l’attenzione mediatica sul problema della violenza di genere . “Mi sono promesso di fare un passo in più verso una società di uguaglianza tra uomini e donne”, ha concluso.