Starmer illustra il suo piano per la pace, ma Zelensky rimane scettico sulle garanzie

Il premier britannico Keir Starmer ha illustrato il suo piano per la pace in un incontro decisivo a Londra, ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha manifestato scetticismo riguardo alle garanzie di sicurezza proposte. Questo incontro si è svolto in un clima di crescente tensione diplomatica, in seguito a un episodio di grave conflitto tra Stati Uniti e Ucraina, avvenuto il 27 febbraio 2025, quando il presidente americano Donald Trump e il suo vice JD Vance hanno umiliato Zelensky durante una riunione alla Casa Bianca. Il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz ha descritto l’atmosfera di shock e incredulità che ha seguito questo evento, evidenziando l’impossibilità di proseguire con ulteriori impegni dopo tale insulto.

Il vertice di Londra

Il vertice, che si terrà alla Lancaster House, vedrà la partecipazione di vari leader europei, incluso Zelensky, accolto a Downing Street prima di incontrare il re Carlo. Questo incontro, programmato una settimana fa, si è trasformato in un vertice d’emergenza a causa della crisi diplomatica di ieri. La riunione non si limita ai confini dell’Unione Europea, ma coinvolge anche paesi esterni, rendendo la situazione ancora più complessa. Starmer ha assicurato a Zelensky che il sostegno del Regno Unito è forte e visibile, come dimostrato dalla folla festante all’esterno di Downing Street. Ha ribadito l’impegno del Regno Unito a sostenere l’Ucraina nella ricerca di una pace duratura, sottolineando l’importanza della sovranità e della sicurezza per il paese.

Le garanzie di sicurezza e le difficoltà

Durante il vertice, i leader discuteranno le garanzie di sicurezza necessarie per l’Ucraina dopo un eventuale accordo di pace. Tuttavia, Starmer si trova in una posizione difficile, poiché le opzioni disponibili sono limitate. Il piano prevede la possibilità di schierare 30.000 soldati britannici e francesi lontano dal confine russo per monitorare il cessate il fuoco, ma la mancanza di un sostegno americano rende questa iniziativa fragile. Trump ha negato la possibilità di un supporto militare statunitense, complicando ulteriormente la situazione. Zelensky ha insistito sulla necessità di garanzie di sicurezza chiare da parte degli Stati Uniti, evidenziando l’importanza di un ruolo attivo di Washington nella definizione di tali garanzie.

Le reazioni internazionali

Le reazioni all’episodio di umiliazione di Zelensky sono state forti. Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha criticato la mancanza di rispetto mostrata nei confronti dell’Ucraina, affermando che la diplomazia fallisce quando i partner vengono umiliati pubblicamente. In questo contesto, il premier ungherese Viktor Orbán ha suggerito che l’Unione Europea dovrebbe avviare colloqui diretti con la Russia per un cessate il fuoco, mentre il premier slovacco Robert Fico ha definito irrealistica la strategia di “pace attraverso la forza” dell’UE. La situazione rimane tesa, con l’Europa che si prepara a discutere ulteriori misure di sostegno alla difesa e a cercare di superare le divisioni interne.

Il ruolo di Starmer e le prospettive future

Starmer si trova ora a dover navigare in un contesto diplomatico complesso, cercando di unire le posizioni europee e di garantire un sostegno coeso all’Ucraina. La sua missione è delicata, poiché deve affrontare le resistenze di alcuni paesi, come l’Italia di Giorgia Meloni, che ha mostrato riluttanza a partecipare a una forza militare di interposizione. La premier italiana ha sottolineato l’importanza di mantenere l’unità dell’Occidente, affermando che ogni divisione rende tutti più vulnerabili. Starmer dovrà lavorare per costruire un consenso tra i leader europei, mentre Zelensky continua a cercare un modo per ricucire i rapporti con Washington e ottenere le garanzie di sicurezza necessarie per il futuro dell’Ucraina.

This post was last modified on 1 Marzo 2025 20:52

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