Il 16 marzo 2025 segna un momento speciale nella Maratona di Roma, un evento che coinvolge non solo appassionati di corsa, ma anche il mondo religioso e i valori di solidarietà. In questa edizione, cinquantamila atleti provenienti da oltre 120 nazioni si uniscono per eleggere le loro preghiere e messaggi di vicinanza al Papa, attualmente in cura. Una iniziativa che comincia con 42 secondi di riflessione, ogni secondo rappresentativo di un chilometro della maratona, esprimendo il forte legame tra lo sport e la comunità.
Un saluto di sostegno alla guarigione di Papa Francesco
Domenica mattina, alla partenza della corsa in via dei Fori Imperiali di fronte al Colosseo, gli sportivi parteciperanno attivamente a questo atto di solidarietà. Il messaggio chiave è chiaro: “Lontano dagli occhi, ma non dal cuore”. Questo riconoscimento da parte della comunità sportiva verso Papa Francesco si presenta come un gesto caloroso, che tocca il cuore di molti. Ogni atleta, allenatore e tifoso avrà così la possibilità di esprimere il proprio pensiero e la propria preghiera per una pronta guarigione del Pontefice.
Gli organizzatori dell’evento, a nome di Athletica Vaticana, hanno evidenziato la forza della comunità sportiva, sottolineando come la Maratona di Roma non sia solo una competizione ma anche un grande evento di inclusione, dove professionisti, amatori e persone con disabilità corrono insieme. Questo abbraccio simbolico per Papa Francesco, che si trova attualmente al Policlinico Gemelli, rappresenta non solo un messaggio di affetto, ma anche di unità.
Le parole di Francesco alle maratone passate
Nell’ottica di questo evento straordinario, verranno ricordate le parole di Papa Francesco rivolte agli atleti nel 2024 e nel 2023. Durante l’Angelus del 17 marzo 2024, il Papa ha accolto i partecipanti con gioia, sottolineando l’importanza della Maratona di Roma come una celebrazione di sport e fraternità. Ha anche evidenziato come alcuni atleti partecipino a “staffette della solidarietà”, dimostrando così il potere dello sport nel creare connessioni e sostegno tra gli individui.
Le parole del Papa alle edizioni precedenti aggiungono un ulteriore strato di significato a questa maratona. Nel 2023, Papa Francesco aveva congratulato i corridori per aver trasformato l’evento in un momento di solidarietà per i più bisognosi. Questi messaggi rimarcano quanto sia importante non solo competere, ma anche contribuire al bene comune attraverso il gesto della corsa.
L’impegno di Athletica Vaticana e le staffette della solidarietà
Athletica Vaticana gioca un ruolo cruciale nell’interpretare la visione sportiva del Papa. Per questa edizione della Maratona, l’organizzazione ha messo in campo diverse iniziative significative, incluse sei staffette solidali. Queste staffette coinvolgeranno atleti con storie di vita toccanti, trasmettendo un messaggio di speranza e rinascita. Durante l’evento, verrà anche assegnata la ‘Coppa degli Ultimi’, un riconoscimento dedicato a un atleta che rappresenta resilienza e impegno.
In aggiunta a questo, i membri di Athletica Vaticana continueranno il loro servizio alla mensa della Caritas presso la stazione Termini, confermando così il loro impegno non solo per il benessere fisico attraverso lo sport, ma anche per il supporto sociale. I podisti di diverse società sportive parteciperanno a quest’attività, mostrando come lo sport possa essere un veicolo di cambiamento e solidarietà.
Cerimonia del maratoneta nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli
La giornata di domani inizierà non solo con la corsa, ma anche con un momento di raccoglimento spirituale. Sabato 15 marzo, presso la basilica di Santa Maria in Ara Coeli al Campidoglio, è prevista la celebrazione della Messa del maratoneta e dello sportivo. Questo incontro rappresenta un’importante opportunità per gli atleti di riunirsi e riflettere sul significato del loro impegno, unendo le loro forze in un contesto di preghiera e spiritualità.
L’incontro culminerà in una corsa che non soltanto sfida i limiti personali, ma oltrepassa anche le barriere fisiche e sociali, promuovendo un messaggio di unità e supporto in un momento di bisogno.