Spike Lee e Adriano Celentano: L’incontro che riscopre “Prisencolinensinainciusol”

Martedì scorso, Milano è stata protagonista di un incontro straordinario tra due icone della cultura pop: Spike Lee, regista americano, e Adriano Celentano, il mitico cantante italiano. Questo incontro è stato notoriamente caratterizzato da un lungo titolo, “Prisencolinensinainciusol“, una canzone che ha fatto la storia della musica. Lee ha contattato Celentano per inserire questo brano nel suo nuovo film intitolato “Highest 2 Lowest“, previsto per la primavera di quest’anno e presentato in anteprima al Festival di Cannes. Frutto di una miscela di genere e cultura, questo evento rappresenta un’interessante fusione di élite artistiche internazionali.

Il significato di “Prisencolinensinainciusol” nella musica

Prisencolinensinainciusol” è un brano pubblicato nel 1972 da Celentano, spesso considerato il primo esempio di rap della storia. La canzone, cantata in una lingua apparentemente incomprensibile, ha colpito il pubblico per il suo ritmo innovativo e per la sua capacità di esprimere sentimenti universali. Sul retro della copertina, Celentano ha fornito indicazioni che avvisano gli ascoltatori sulla sua natura: “Questa canzone è cantata in una lingua nuova che nessuno capirà. Avrà un solo significato: amore universale.” Questo messaggio riflette l’intento del brano, realizzato attraverso un grammelot, un linguaggio scenico che gioca con suoni, cadenze e intonazioni, creando un flusso musicale affascinante.

Negli anni ’70, il contesto culturale era notevolmente diverso e molti italiani non avevano familiarità con l’inglese. La canzone di Celentano, con la sua introduzione contenente l’espressione “all right“, inducendo alcuni ad erroneamente pensare che fosse cantata in inglese. Tuttavia, l’invenzione stilistica di Celentano ha permesso di comunicare attraverso una forma di musica accessibile a tutti, trascendendo le barriere linguistiche.

Spike Lee e la sua influenza sul rap

Spike Lee ha svolto un ruolo fondamentale nella valorizzazione della cultura afroamericana e del rap nel cinema. Il suo film “Fa’ la cosa giusta” del 1989 ha incluso la canzone “Fight The Power” dei Public Enemy, un brano emblematico che ha segnato un punto di svolta nella rappresentazione della musica rap sul grande schermo. Lee ha una profonda passione per l’hip hop, legata a una narrazione che celebra la tradizione e l’eredità culturale del genere. La scelta di includere “Prisencolinensinainciusol” nel suo nuovo progetto non è casuale; rappresenta un riconoscimento all’influenza di Celentano nella storia della musica.

Nel cast di “Highest 2 Lowest” figurano nomi noti come Denzel Washington, ma anche il rapper ASAP Rocky e la rapper Ice Spice, un chiaro segnale della volontà di Lee di unire diverse generazioni e stili. La presenza di artisti contemporanei accanto a quelli storici come Celentano crea un ponte tra passato e futuro nella musica, celebrando un linguaggio che continua a evolversi.

Un incontro significativo a Palazzo Parigi

L’incontro tra Spike Lee e Adriano Celentano si è svolto presso Palazzo Parigi, un contesto prestigioso per un dialogo di questo calibro. Durante quest’incontro, Lee ha avuto l’opportunità di presentare a Celentano la nuova versione in lingua inglese di “Prisencolinensinainciusol“, permettendo al cantautore di approvare il brano per la colonna sonora del film. Questo momento ha rappresentato una connessione non solo artistica, ma anche culturale, esemplificando come diverse esperienze e generazioni possano collaborare e ispirarsi vicendevolmente.

Dopo la discussione musicale, Spike Lee ha mostrato il suo interesse per lo sport, decidendo di assistere successivamente alla partita tra Inter e Feyenoord a San Siro. La sua passione per lo sport si riflette nei suoi film, che spesso incorporano elementi di cultura pop e attualità, evidenziando l’importanza di eventi sociali che uniscono le comunità.

L’unione tra Lee e Celentano attraverso “Prisencolinensinainciusol” non è solo un ulteriore passo nel panorama musicale, ma anche un atto di celebrazione della diversità culturale e dell’eredità artistica. La musica, in questo caso, non conosce confini e continua a ispirare e reinventarsi attraverso collaborazioni inaspettate.

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