Un, Due, Tre… iStella! Il Social Search Italian Engine!

Ricerca, contribuisci, condividi: sono queste le parole chiave che fondano il motore di ricerca di Tiscali tutto e solo italiano, che si pone come una validissima alternativa a Google.
Si scrive iStella e si pronuncia così com’è scritto, non con la ‘i’ all’americana come iPhone o iPad, ma così come ogni italiano leggerebbe naturalmente ciò che vede scritto. E questa “i” sta ad indicare l’identità italiana. iStella è il nome del nuovo motore di ricerca di Tiscali, l’azienda sarda che si mette in gioco ”creando un’alternativa a Google“, come afferma Renato Soru, patron di Tiscali.
Una validissima alternativa, perché come sappiamo, il search engine di Mountain View ha fatto la sua storia negli anni, dando la possibilità agli utenti di conoscere gratuitamente come esplorare il web, a costo però di cedere le nostre informazioni a Google per poi vederci targettati con pubblicità commerciali di ogni tipo, in base alle nostre ricerche fatte in passato. Infatti, il documentario della BBC, The Virtual Revolution, testimonia quello che abbiamo appena detto.
L’interfaccia di iStella è semplice e minimalista e sembra evocare molte somiglianze con Bing di Microsoft, soprattutto per la grafica che presenta lo sfondo sul retro, anche se anziché alternarsi immagini naturalistiche e bizzarre, le foto sono esclusivamente e rigorosamente di paesaggi e città italiane, com’è giusto che sia.
Ci viene spiegato nelle informazioni, con una pubblicità comparativa col motore di ricerca più diffuso al mondo, che ogni volta che ognuno di noi fa una ricerca con Google, per chi ancora non lo sapesse, i risultati che ci vengono proposti sono frutto di un’interpretazione del nostro comportamento in Rete. Cosa significa? Significa che Google ricorda tutto ciò che abbiamo cercato o cliccato, e ci propone risultati in linea con quanto abbiamo già mostrato di apprezzare. Questo sistema crede di sapere quali risultati possano piacerci, creando una bolla attorno a noi e riducendo la possibilità di scoprire informazioni diverse.
Il sistema una volta che ci ha catalogato non prevede che noi possiamo cambiare in futuro. Addirittura non si rende neanche conto se il browser lo stiamo utilizzando noi, nostro padre o nostra sorella. iStella invece non interpreta i nostri gusti, non ci classifica per interessi, classe sociale o razza perché non memorizza le ricerche e propone a tutti gli stessi risultati ordinati per rilevanza. Perché tutti abbiamo diritto alle stesse informazioni.
Il Social Search Engine made in Italy inoltre non tiene traccia degli utenti: sapevate che con Google vengono memorizzate ed inviati i nostri dati ai siti che visitiamo? Questi dati identificano il nostro computer, tramite un file piccolo piccolo di nome “cookie” che viene inviato a seguito della nostra visita tracciando dove ci troviamo e raccontando chi siamo. Con queste informazioni Google e i sistemi di advertising costruiscono il nostro profilo, ecco perchè le nostre ricerche ci rincorrono con annunci imbarazzanti sui siti che visitiamo. iStella, invece, ci fa una promessa diversa: le nostre ricerche restano anonime e non vengono memorizzate, rispettando la nostra privacy.
iStella oltre a parlare la nostra lingua, serve non solo a cercare nel web, ma anche a riconoscere la nostra cultura italiana e a valorizzarla, raccontando meglio i molteplici aspetti della nostra identità italiana e permettendo agli utenti l’accesso all’immenso patrimonio degli archivi storici ed editoriali del nostro Bel Paese.
Inoltre il motore di ricerca non lascia che gli utenti cerchino solo informazioni e notizie, ma permette a chiunque anche di contribuire, con l’obiettivo di creare una community sulla piattaforma di ricerca, di raccolta e condivisione del sapere comune italiano. Da meri cercatori passivi, ognuno di noi può diventare un contributore attivo, con la pubblicazione dei propri documenti (testi, immagini, video, audio) che saranno trovati dal motore di ricerca e resi disponibili a tutti.
Ci auguriamo che questa nuova realtà italiana possa contribuire a fare da volano per espandere ulteriormente la cultura, l’identità e il sommo sapere nazionale nel mondo, permettendoci di difendere con orgoglio il Made in Italy.
Per una panoramica generale sulle potenzialità della piatatforma, vi lasciamo ad un breve tutorial, disponibile sul sito del search engine:
Aldo Palo