Un nuovo social network, rivolto a professionisti e imprenditori, che permette agli iscritti di promuovere la propria idea per un solo minuto su scala planteria.
Se è vero che “ognuno nel futuro avrà 15 minuti di popolarità” come profetizzo Andy Warrol, Tingout al massimo concede un minuto.
Si presenta come una piattaforma Internet che offre un modo semplice per dire pubblicamente qualcosa su scala mondiale. Usarla è facile: dopo la registrazione, si ha uno spazio minimo e gratuito, nel quale si può decidere di raccontare e mostrare mediante un video o delle foto personali.
È pensata per le imprese, le pubbliche amministrazioni ma anche le associazioni che vogliono avere visibilità per le prorprie idee.
L’idea per le aziende è quella di poter raccontare tutto quello che avviene dietro la realizzazione di un prodotto; per i liberi professionisti diventa la vetrina per mostrare il proprio talento, affiancati da notizie che non siano necessariamente dello stesso ambito. È come quando si entra in un centro commerciale: vai nel negozio Hi-Tech per comprare un televisore, poi ti accorgi che c’è di fianco una libreria ed acquisti anche un libro.
Più di Facebook e di Twitter, Tingout consente a qualunque utente di pubblicare secondo un sistema di “storytelling”, sfruttando gli strumenti del citizen journalism e i vantaggi delle dinamiche sociali e virali.
Tutto il progettato è stato ideato, realizzato e gestito in Sicilia, da un gruppo di giovani ragazzi tra i 27 ed i 40 anni: ci sono studenti, liberi professionisti ed appassionati di digitale ed internet.
Dalla prima messa in rete, centinaia di utenti si sono interessati a Tingout, tra cui il Comune di Palermo, che ha partecipato alla presentazione del progetto, mostrando un vivo interesse.
Forza, allora, sperimentate anche questa nuova possibilità social per mostrare quello che sapete… che lo show abbia inizio!
Francesca Lizi
[Il sito Tingout non è più raggiungibile – Aggiornamento del 16 marzo 2018]
