Tinder: diario social tra relazioni e parodie

La blogger Serena, nel suo “diario di una ragazza (non troppo) per bene”, descrive in pillole le tipologie di incontri che è possibile fare sul social di Tinder.
Torniamo a parlarvi di Tinder, il social dell’acchiappanza, per segnalarvi come la “tindermania” in Italia abbia iniziato a coinvolgere anche i blog. In questo articolo vi abbiamo descritto le funzionalità di Tinder e le sue caratteristiche.
Alla nostra redazione è giunta una segnalazione da parte della blogger Serena, che ci ha raccontato di aver scaricato Tinder, l’app per il dating più diffusa al momento e contemporaneamente ha iniziato a salvare qualche chat (tra quelle più interessanti). In seguito ha iniziato a scrivere un piccolo diario di quello che succedeva passando dal contatto virtuale alla conoscenza reale. Ha poi deciso di pubblicare in rete queste storie, camuffando per ovvi motivi di privacy molti dati personali degli utenti, senza però stravolgerne il senso. Sul suo blog “Diario di una ragazza (non troppo) per bene“, in modo ironico troviamo così una serie di storie e di avventure di cosa le è accaduto sulla rete Tinder in prima persona, sotto forma di piccoli racconti.
Sul blog possiamo scorgere che di uomini se ne trovano davvero di tutti i tipi, abilmente suddivisi per categorie:
- Alessandro il sex addicted;
- Paolo lo sfigato;
- Federico l’influenzato;
- Andrea il licenziato;
e tanti altri ancora…
Da come ci scrive Serena, dentro Tinder si può trovare un mondo molto eterogeneo di persone, un numero di utenti che cresce in maniera esponenziale… In fondo il funzionamento di quest’applicazione è davvero semplice, permette di chattare dopo essersi connessi con altre persone. L’obiettivo primario resta l’incontro passionale, non per forza sessuale, perchè anche se all’apparenza il sito vorrebbe far alludere solo a quel tipo di incontri, in realtà non si trova solo sesso. Una domanda molto ricorrente nelle prime battute in chat è:
tu cosa cerchi su Tinder?
suggerendo proprio che su Tinder non tutti cercano la stessa cosa.
Come sappiamo, l’applicazione disegna un cerchio a partire dalla propria posizione geografica, nel quale vengono ricompresi gli utenti sia in base all’età che in base agli elementi affini (es. stessi like espressi su Facebook), proponendo le persone più vicine e non solo geograficamente.
Serena riporta sul suo blog che sono molte le connessioni giornaliere, in media 11 per ciascun utente, un bel numero, considerando anche che ciò che attira molto all’uso di questo strumento di connessione è sicuramente la possibilità di esprimere un giudizio positivo o negativo su un/a perfetto/a sconosciuto/a dopo aver scorso le foto, dato uno sguardo ai like di Facebook o letto la sua breve descrizione.
Statisticamente, infatti, descrive che appena avvenuto il match (cioè quando anche la persona gradita ricambia positivamente), nonostante gli utenti siano abilitati a chattare via Tinder, molti preferiscono spostare la conversazione su altre piattaforme (Skype, Facebook e soprattutto Whatsapp, che per connettersi prevede di scambiare il tanto ambito numero di cellulare!!).
La stessa blogger Serena testimonia come le persone su Tinder sono molto disinibite, ma solo finchè si conversa in chat. Si può incontrare una vasta varietà di persone (sul sito), ma per giungere a un incontro reale è davvero difficile (sarà la diffidenza che c’è in giro), forse perché tutto sommato mantenere una relazione online fa più comodo (non evidenzia tanti difetti altrimenti palesi durante un incontro di persona). Un pò dipende anche dalla propria elasticità mentale e l’intenzione con cui si inizia a essere presenti su questa rete. Insomma, anche se è raro, in pochi casi si riesce a incontrare di persona gli utenti conosciuti su Tinder.
Il primo e forse principale problema di Tinder secondo la blogger è proprio l’imbarazzo. Spesso si incrociano persone che già si conoscono, gli utenti tengono molto a preservare la propria privacy, sono costantemente preoccupati di questo, è in effetti come dar loro torto. Vogliono essere presenti senza far sapere di esserci, anche se, in realtà, dal momento in cui si scarica l’app di Tinder, progettata per fare incontri, contattare persone, magari spingersi anche oltre l’incontro (quando va bene), la privacy viene un pò a scemare.
Infatti, è frequente che molti utenti preferiscono non scambiarsi il contatto Facebook, preferendo rimanere in un certo anonimato su Whatsapp, nonostante il login social via Facebook permette di avere maggiori probabilità di fare incontri grazie alle preferenze in comune. Il rovescio della medaglia è che chi gioca su Tinder con Facebook, anche con una certa intimità, vuole evitare di mettere in luce dati ed informazioni personali.
Ma l’imbarazzo spunta fuori nel momento in cui si passa dalle parole ai fatti, in frasi come: “allora quando ci incontriamo?” A quel punto iniziano appuntamenti rimandati e nuovi appuntamenti futuri, com’è ovvio… l’imbarazzo c’è!
Tinder sta vivendo un gran successo mondiale proprio grazie al bisogno personale di relazioni, forse un bisogno, come riporta Serena nel suo blog, che ci impedisce di farne un uso disinvolto e spontaneo. Chissà se col tempo Tinder aiuterà a essere meno inibiti e introversi.
Io aggiungerei, chissà se un domani non vedremo anche l’uscita di un libro sulle storie di Tinder…
Crediamo che Serena, nel raccontare le sue storie di incontri stia compiendo un bel lavoro di indagine sociologica, nello scavare nell’universo umano della Rete, amplificando e ironizzando gli aspetti positivi e negativi delle tipologie di incontri probabili su Tinder. Leggere il suo blog equivale a fare un breve viaggio nell’interiorità umana, ci aiuta a comprenderne il lato sia romantico che torbido, il lato sessuomane e quello fedifrago, il lato timido e impacciato e quello sfacciato e che passa subito al sodo. Insomma, anche chi non è ancora iscritto a Tinder può farsi un’idea di cosa ci sia nel calderone!
E per chi è già iscritto, il diario di Serena dà la possibilità di impostare nuove strategie per riuscire a conoscere gente nuova, a fare nuove amicizie, a conquistare nuove persone, a fare un’esperienza (in tutti i sensi), o persino per trovare l’anima gemella, Se vi accade tutto questo fatecelo sapere nei commenti! Buona fortuna e buona acchiappanza su Tinder!
Aldo Palo