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Social Gaming: non solo intrattenimento

Il settore del Gaming è in continua evoluzione e raggiunge numeri da capogiro ma non è solo questione di intrattenimento ludico, bensì di guadagni a molti zeri.

C’era un tempo in cui, nel week end, andavi dai tuoi genitori e chiedevi loro la paghetta settimanale. Pochi spiccioli, ma per me che sono nato e cresciuto negli anni ’80, bastavano anche 1000 lire per poter cimentarsi in ben cinque partite a uno dei tanti colorati e frastornanti video game da sala giochi. Poi arrivarono le console da casa, figlie anch’esse della moda “Home/Personal-Entertainment”, che racchiudeva nel suo ideale catalogo dei sogni tecnologici un Atari, un Commodore 64, un VHS, un Walkman, solo per citarne qualcuno, e addio fila ai cabinati Namco e all’olezzo di mozziconi di sigarette lasciate qua e là da qualche imberbe adolescente che giocava a fare il grande, con giacca di jeans e Reebok, imitando i miti delle soap opera statunitensi (sì, perché le TV Series si chiamavano così fino a poco tempo fa). Ah, e non dimentichiamo il Game Boy della Nintendo.

Intanto però il tempo scorreva lento ma inesorabile e anno dopo anno abbiamo varcato la soglia del nuovo Millennio, le mode sono cambiate ma il piacere del Gaming è rimasto pressoché inalterato, stimolato al punto giusto da nuove forme di intrattenimento, ancora in versione Home e Portable, ma arricchite da un elemento finora assente e che, in breve tempo, ha rivoluzionato ancora una volta il modo di “giocare”. Social Media e Networking hanno infatti introdotto l’interazione one-to-one e one-to-many, portando il game playing a un livello successivo, fatto di chat, call, e video chiamate tutto in diretta e in real timeYouTube poi ha conferito al tutto un’aura di ufficialità, creando nuovi personaggi che, proprio grazie al Gaming, hanno raggiunto fama, successo e, di conseguenza soldi (avete mai visitato YouTube Gaming?).

La possibilità dunque di assicurarsi delle revenue, anche dopo il lancio sul mercato di una console, così come lo sviluppo di un videogame esclusivamente in versione app, ha spinto sempre più le case di produzione di hardware e software dedicate al Game Entertainment, a rilasciare versioni sempre più free, oppure freemium, che incentivassero gli utenti al loro utilizzo (perché gratuito) e all’acquisto di features, add-ons e upgrades. Questo perché, grazie a Internet e ai Social Media, la dematerializzazione del Gaming e la più agevole e repentina diffusione (su ogni piattaforma, in ogni luogo, per ogni tipologia di utente) hanno incontrato i gusti e gli interessi del giocatore che, altrettanto velocemente, si è ben presto trasformato in consumatore.

Proposta

Siamo dunque tornati al principio di tutto, al cabinato da bar degli anni ’80, ma questa volta in formato Web (mai provato gli emulatori?), dove non sono più le monete da 200 lire l’obolo di scambio per il divertimento ma i crediti online, i bitcoin, la moneta virtualizzata.

Facebook - Games

Ovviamente, Facebook, il Social Network per eccellenza (almeno in Occidente!, ndr), non poteva mancare all’appello. La piattaforma di Mark Zuckerberg infatti, quasi sin dai suoi albori, ha puntato sull’intrattenimento come forma di interazione tra i propri contatti. Oggi, all’interno di Facebook, tra le varie app a disposizione, non manca una sezione ad hoc per il Gaming.

Facebook - Games - Poker e Giochi da tavolo

Giochi di abilità, RPG, Quiz, Rompicapo, Abbinamenti, Giochi da tavolo, non manca davvero nulla nella ‘Ludoteca di Palo Alto‘, compresi i giochi di carte e sorte a quota fissa a pagamento (se volete approfondire l’argomento, vi consiglio di visitare il sito ufficiale dell’ente AAMS, dove vengono censite tutte le tipologie di giochi, anche quelli online) con veri soldi in palio. Non solo Candy Crush Saga ma anche Poker, Roulette, Slot Machine e quanto altro si possa trovare all’interno di un casino online.

Vi starete chiedendo il perché Facebook dovrebbe puntare sul Gaming? La risposta è nell’incipit, o quasi, di questo articolo: guadagni! Infatti, se solo consideriamo le statistiche relative al mese di Agosto 2016 diffuse dalla AGIMEG (Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco) relativamente al mercato dei casino online (giusto per prendere in esame uno dei segmenti), si è registrata una spesa dei giocatori pari a 34,3 milioni di euro (+35% rispetto ad Agosto 2015, Euro 25,4 Mln). Primo posto per Lottomatica, con una market share (riferita alla spesa) dell’11,8%:

Operatori Quote di mercato
Lottomatica 11,8%
Sisal 8,5%
Pokerstars 7,3%
Eurobet 6,5%
William Hill 6,3%
888 5,8%
Bwin 5,5%
Snai-Cogetech 5,3%
Paddy Power-Betfair 3,7%
Starvegas 3,2%
Admiral 2,8%
Starcasino 2,5%
Bet365 2,1%
Goldbet 2,0%
Winga 1,8%
Betway 1,3%
32Red 1,0%
Betflag 0,8%
Intralot 0,6%

Un mercato in ebollizione, trampolino di lancio per chi vuole investire in startup di settore, presenzialismo (mai sentito parlare delle Star di Twitch.tv?) o fatalità del caso. Di sicuro il divertimento non manca.

Tommaso Lippiello

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Tommaso Lippiello

Lavora da tempo come Digital Program Manager per Agenzie di Marketing e Comunicazione e in Aziende del settore ICT. Consulente Digitale per realtà come DigiCamere - Camera di Commercio di Milano, Microsoft Bing, Reply e Luxottica, è attualmente Digital Innovation Manager in CRAI Secom SpA, Docente presso l'Università LIUC nel corso "La comunicazione interattiva: blog, social network, app, business network" presso la facoltà di Economia e Management e Advisor allo IULM Innovation Lab. Esperto di Social Media ha esperienza come Speaker e Formatore ed è il creatore e redattore di SocialMediaLife.it e co-Founder di MobilitaPubblicoImpiego.it. Seguimi su:

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