Social Commerce: oltre ai Facebook Carousel c’è di più

Se pensate che i Social Network siano prevalentemente un luogo di svago, socializzazione e condivisione fine a se stessa, sappiate che non avete torto… ancora per poco però.
Le dinamiche commerciali derivanti da questi canali stanno crescendo sempre più rapidamente: il traffico generato dai Social verso gli e-commerce è quello con la più alta percentuale di crescita tra il 2014 e il 2015 rispetto a quello proveniente da tutti gli altri canali (fonte BusinessInsider).
Certo, nel complesso si tratta ancora di piccoli numeri sul totale, ma è un segnale evidente di come stanno evolvendo le dinamiche del commercio virtuale.
Prima e seconda rivoluzione commerciale
La nascita degli e-commerce è stata una pietra miliare per molte aziende, una prima vera rivoluzione nell’incontro tra domanda e offerta: su queste vetrine digitali, le aziende possono proporre i loro prodotti a un pubblico illimitato, in tutto il mondo. Da quando i Social hanno iniziato ad offrire la possibilità di utilizzare i loro spazi e funzionalità per promuovere e vendere prodotti, è iniziata una seconda rivoluzione, che evolve ulteriormente queste dinamiche: il meccanismo d’acquisto resta globalizzato ma diventa molto più interattivo. Le persone possono commentare, mostrare il proprio apprezzamento rispetto a un prodotto, comunicare in modo diretto con il venditore e condividere le proprie impressioni con amici e conoscenti. Questo è il lato più innovativo del Social Commerce.
Il Social Commerce è l’e-commerce che ritrova la piazza
Il Social Commerce è come un mercato, in cui si chiacchiera, si osserva e confronta, si dialoga con gli altri clienti e con il venditore. Il momento dell’acquisto non è più solo una transazione economica, come avviene sull’e-commerce, ma torna ad essere una relazione sociale.
La trasformazione in chiave social del commercio on-line è avvenuta per un motivo semplice: le persone trascorrono sempre più tempo sui social network, dedicando quasi il 20% del loro tempo on-line solo a Facebook, con una media di 20 minuti al giorno (fonte Business Insider) e una fruizione sempre più da dispositivo mobile. Secondo una ricerca riportata da Theverge, il 30% delle persone consulta Facebook esclusivamente dal proprio smartphone.
Facebook likes commerce
Le persone fanno tutto sui social: socializzano, giocano, scoprono, si informano…perchè non offrire loro anche la possibilità di fare shopping? Facebook è stato il primo a cogliere questa opportunità, offrendo spazio commerciale ai brand, attraverso la creazione gratuita di pagine dedicate e la possibilità di sponsorizzare a pagamento i contenuti, indirizzando le persone al proprio sito internet. Recentemente ha introdotto anche la possibilità di vendere un prodotto direttamente all’interno della propria piattaforma: la persona interessata clicca sul pulsante “Acquista” dell’annuncio sponsorizzato e accede a una pagina dedicata, con tanto di carrello, per completare l’acquisto, senza uscire da Facebook.
I dati dimostrano che il Grande F ci ha visto giusto: il 47% delle persone conferma che questo social è quello che più influenza i loro acquisti (fonte: ConvinceandConvert) e il 64% delle vendite on-line passa da qui (fonte: BusinessInsider).
Annunci creativi per aumentare le conversioni
Giorno dopo giorno, Facebook continua a implementare nuove funzionalità per aiutare i brand a comunicare i prodotti in modo creativo e impattante. L’ultima idea proposta per le inserzioni a pagamento sono i Carousel, che permettono di creare un’inserzione con più immagini (o video) da visualizzare a scorrimento. Ogni immagine ha un URL di destinazione e un pulsante di invito all’azione. Questo formato permette di diminuire i costi di conversione e quelli per click, perchè aumenta la possibilità di attirare l’attenzione degli utenti e lo spazio visivo per esporre la propria offerta.
Ma anche Twitter e Pinterest non stanno a guardare
Anche gli altri social network hanno cavalcato l’onda social, adattando i metodi alle proprie caratteristiche e al proprio target. Twitter ha introdotto un pulsante “Acquista” che permette di fare acquisti direttamente da un tweet, possibilità che al momento ha raccolto però solo tiepidi consensi.
In modo simile, Pinterest ha messo a disposizione dei suoi pinners il pulsante “Acquista dal sito” ed è stato invece un successo: sebbene il numero di utilizzatori sia 6 volte inferiore rispetto a quelli di Twitter, Pinterest ha rapidamente raggiunto il 16% delle vendite totali realizzate tramite Social Network (fonte BusinessInsider). Merito anche della forte componente visiva di questo social, che si presta perfettamente a rendere più appetibili i prodotti.
Come sfruttare al meglio l’evoluzione social del commercio on-line?
Le opportunità del Social Commerce sono tante per chi ha un e-commerce on-line o pensa di realizzarne uno, ma attenzione a questi 4 aspetti:
#1 Guardare alla sostanza
Le nuove funzionalità di Facebook per migliorare la forma e l’impatto del proprio annuncio sono senza dubbio utili ad aumentare i risultati, ma attenzione alla sostanza: come dicevamo all’inizio, il 30% delle persone accede a Facebook unicamente da mobile. Se le pagine cui sono collegati gli annunci non sono ottimizzate, gli utenti tenderanno ad abbandonarle, riducendo il numero di conversioni in acquisto e disperdendo l’impegno e il budget con cui era stata realizzata la campagna social. Avere un e-commerce ottimizzato non è più una scelta, ma una necessità, sia che gli utenti arrivino dai social sia dai motori di ricerca: secondo una ricerca di ComScore il 60% degli accessi agli e-commerce avviene da mobile, ma solo il 15% si traduce in acquisto.
La causa spesso è la scarsa fruibilità delle pagine visualizzate da smartphone, che porta l’utente ad abbandonare la procedura o ripeterla in un secondo momento da pc. Chi non ha un e-shop mobile è quindi tagliato fuori dalle opportunità del social commerce? Assolutamente no, basta agire subito: esistono sul web delle innovative piattaforme che permettono di realizzare facilmente e con budget contenuti e-commerce mobili, senza particolari conoscenze tecniche. Per essere pronti alle opportunità social, in meno di un giorno.
#2 Dai social all’e-commerce
Se è vero che il social commerce può aumentare il business di uno shop on-line, è importante misurare di quanto e sapere quali sono i canali che funzionano di più. Le statistiche relative alle fonti di accesso sono fondamentali per analizzare quante persone arrivano all’e-commerce dai social, quante da dispositivo mobile e come questo numero evolve in seguito a specifiche attività, come le campagne a pagamento. Inoltre Facebook dà la possibilità ai suoi inserzionisti di attivare un pixel di monitoraggio per le conversioni, da aggiungere all’HTML del proprio sito: per misurare il numero di persone provenienti dal social che comprano effettivamente il prodotto, basterà inserire il codice nella pagina di conferma dell’acquisto.
#3 Dall’e-commerce ai social
I Social permettono di portare nuove persone al sito, ma deve essere facilitato anche il percorso inverso. Oltre a posizionare in modo visibile in home page del sito le icone di tutti i Social attivati, è importante non dimenticare di inserire accanto ad ogni prodotto dell’e-commerce un pulsante per la condivisione sui vari Social. In questo modo, i clienti interessati ad un articolo possono pubblicarlo sulla propria pagina, rendendolo visibile ai propri amici, generando nuovo, potenziale pubblico per il brand.
#4 Sincronizzare i negozi virtuali
Una conseguenza inevitabile del Social Commerce è la multicanalità. Dalla singola vetrina che era l’e-commerce, si arriva ad averne molteplici, una per ogni social network su cui si decide di essere presenti. Creare pagine del brand dinamiche, sempre aggiornate e in grado di coinvolgere le persone, è il segreto per fare in modo che funzionino e non siano semplicemente una copia in miniatura dell’e-commerce: sui social non va creato un catalogo di prodotti, ma stimolata una conversazione rispetto a quelli più interessanti. Attenzione poi al coordinamento di campagne e promozioni: quando si attiva una promozione sulla pagina social, deve esserci un immediato richiamo anche sull’e-commerce e viceversa, a meno che si tratti di una promozione specifica riservata ad un solo canale.
Una citazione per concludere
Come dice il Cluetrain Manifesto “I mercati sono conversazioni”, e il Social Commerce ha arricchito questa frase di nuovi significati. Non serve strillare in continuazione per essere dei buoni venditori: bisogna avere solidi argomenti (come quelli di cui si parlava al punto #1) e trovare quelli giusti da dire. Per farsi notare dai clienti più interessati, nel posto e nel momento più opportuno.
Silvio Porcellana