Netflix alla conquista dell’Europa?

Netflix vira dritto alla conquista dell’Europa. Ci riuscirà?
Nel tentativo di far crescere la sua presenza globale e di trovare nuovi clienti, Netflix lancia il suo popolare servizio di streaming on line on demand a pagamento in sei mercati europei: Germania, Francia, Belgio, Svizzera, Austria e Lussemburgo.
Netflix fonda il suo modello di business su un’offerta, a pagamento, di film e serie tv on demand, sia doppiate che sottotitolate, su Smart TV, computer, tablet, smartphone e consolle.
Va detto che è già presente a livello europeo in Irlanda e Regno Unito, Norvegia, Svezia e Olanda.
La scelta strategica di puntare sull’Europa Occidentale porta con sé qualche dubbio: mentre gli americani sono abituati a sborsare cifre esorbitanti per la TV via cavo, gli europei, in particolare i tedeschi, si sono dimostrati restii a pagare per i contenuti TV in passato.
In Germania, ad esempio, esistono numerose emittenti televisive pubbliche e private del tutto gratuite (paghi canone per possedere un televisore): la pay TV è stata a lungo un business molto poco redditizio.
Sky Deutschland, unico rilevante fornitore di servizi pay TV in Germania, ha attualmente 3,8 milioni di abbonati grazie ad un’ampia copertura su eventi sportivi live di Sky Sport.
Un altro problema che mina le mire espansionistiche di Netflix è rappresentato dalla vendita dei diritti di distribuzione esclusiva per la propria serie “House of Cards” a Sky Deutschland in Germania e Canal +in Francia.
Non poter contare sulla stella di Kevin Spacey per attirare i clienti nei due mercati più importanti è veramente un grande handicap.
Sinceramente bisognerà capire e carpire quanto la mentalità europea si aprirà davanti a questo nuovo modo di concepire la TV.
In Italia al momento non è previsto un eventuale ingresso. Per tutti gli appassionati però un modo ci sarebbe… quei simpaticoni di Wired Italia non riescono a stare senza e suggeriscono ai più curiosi e incalliti amanti di cinema e serial, qualche trucchetto: ecco il link.
Sergio Menichini