Splash: l’app per girare video a 360 gradi

L’app che consente di girare video a 360° senza fotocamere particolari e di guardarli senza l’uso di visori.
Si chiama Splash la nuova community lanciata al festival digitale South for Southwest che si è svolto ad Austin, in Texas, tra l’11 e il 20 Marzo 2016. In un momento in cui anche Facebook sta puntando all’importanza dei video, dallo streaming live ai video in realtà virtuale (di cui abbiamo già parlato qui) a 360°, Splash si propone di legare l’esperienza mobile alla creazione e fruizione del contenuto facendo a meno delle fotocamere sviluppate ad hoc per girare il video ed eliminando anche l’obbligo di guardare i video con i visori.
Definita, da chi l’ha già testata, lo Snapchat dei video immersivi, Splash è al momento disponibile solo per devices iOS. Semplice da utilizzare, il video viene composto da foto e sequenze video girati nella stessa modalità con la quale si scatta una foto panoramica. Non serve una videocamera particolare, ma semplicemente utilizzare l’App. Come già detto, non è necessario l’utilizzo di visori, ma comunque è strutturato in modo da supportare la visione con i Google Cardboard e altri dispositivi simili.
Si può accedere all’App anche utilizzando l’account Facebook, dopo aver scelto un nickname, iniziando a navigare subito tra i video. A piacimento, si può passare alla fruizione con visore cliccando su un’icona e inserendo il proprio device nel Cardboard di Google o in un qualsiasi altro visore. All’interno della piattaforma è possibile fare una ricerca dei video filtrando per temi o città. Per girare un video basta toccare la videocamera verde in basso, così inizia una procedura, in parte guidata, per la realizzazione del video. Infine, è possibile pubblicare il proprio lavoro sulla piattaforma che prevede un sistema di votazione (like) e di condivisione su altri siti.
L’obiettivo è quello di creare dei video che non descrivano un momento già passato, ma siano fondati sul concetto di “qui ed ora”. Splash punta a diventare una community visuale che faccia comunicare le persone tramite realtà virtuale. Non è questa la realtà virtuale tipicamente intesa, ma iniziando da questi strumenti è possibile studiare le potenzialità della VR e i suoi campi di applicazione.
Marialuisa Allocca