Peeple: l’app per recensire persone

Ideata da due mamme canadesi desiderose di saperne di più su vicini e babysitter, l’app che permetterà di recensire persone, si prepara per la sua prima presentazione.
In un modo abituato a recensire ed a valutare ogni cosa con il supporto di app e web application ad hoc per tutte le evenienze, fa la sua comparsa Peeple (fusione da “peep”, sbirciare, e “people”, persone) che si propone di recensire le persone, “che loro lo vogliano o no”, come ha scritto il Washington Post.
Pronta per la sua presentazione fissata il 12 ottobre e per la sua apparizione nello store Apple a novembre, l’app, che già adesso vale 8 milioni di euro continua a far discutere. Julia Cordray, una delle mamme-imprenditrici ideatrici della app, in un post su LinkedIn, in cui spiega di avere ricevuto insulti e minacce di morte, cerca di smorzare le polemiche:
Peeple sarà solo un’app positiva: vogliamo portare la gentilezza nel mondo
Parole che sembrano voler contenere le tante critiche che hanno inondato la pagina Facebook ufficiale del progetto ora non più raggiungibile, come l’account Twitter. Ciò perché, anche se nei giorni scorsi si era detto che le recensioni negative sarebbero state tenute in coda dal sistema per 48 ore in modo da consentire agli utenti di contestarle e vietarne la pubblicazione e che, al contrario, i giudizi positivi avrebbero trovato subito spazio online, l’app di per se spaventa. La possibilità di poter essere giudicati e quotati come un ristorante sullo stille di TripAdvaisor e Yelp , di libri e fumetti nello stile Goodreads o come film e serie tv su IMDB inquieta e non poco. Basta immaginare che qualsiasi cosa facciate o come una semplice prima impressione sbagliata possa influire sull’immagine che un estraneo può farsi di voi. Naturalmente Julia Codray e Nicole McCullough, le due fondatrici, non la pensano così:
Le persone fanno tantissimi ricerche quando devono comprare un auto o in generale prendere una decisione. Perché non fare lo stesso tipo di ricerca anche per altri aspetti della vita?
A rassicurarci dovrebbero esserci le limitazioni imposte dal sistema ideato dalle mamme-imprenditrici:
- Avere più di 21 anni, essere iscritti a Facebook (per arginare gli account fake a loro avviso!!)
- Inserire il numero di telefono della persona da recensire.
- Il divieto assoluto nell’app di commenti volgari o sessisti oltre a commenti che riguardano malattie e condizioni di salute.
Comunque fiduciose e pronte ad accettare feedback e critiche degli utenti che adotteranno la versione beta, le due fondatrici, assicurano che: seppur non ci sia ancora la possibilità di eliminare completamente il proprio profilo, se richiesta, la funzione sarà implementata e che se si noterà la difficoltà nel recensire parenti e amici si potrebbe ristringere il campo alla sola sfera professionale rendendo Peeple un miscuglio tra LinkedIn e Yelp.
Ora, a pochi giorni dalla presentazione ufficiale, sicuramente rimangono molte domande aperte, sulla privacy e sul trattamento dei dati personali, tutto ciò mente Peeple, che ha chiuso i propri account social in seguito a commenti denigratori, lancia un nuovo motto:
Join the positive revolution
Che ne pensate? Pronti a iscrivervi? Spaventati dall’idea che il tizio del piano di sotto o il tipo che vive all’angolo della strada hanno su di voi?
Tommaso Grenga