Google Allo e Google Duo: Instant Messaging e Video Call

Durante l’I/O 2016, evento annuale dedicato alle novità in casa Google, la società di Moutain View annuncia alcune interessanti novità legate a messaggistica, domotica, internet delle cose e realtà virtuale.
Pensavate che Google avesse perso il treno dei Media dedicati alla messaggistica istantanea lasciando il monopolio a Facebook (e alla Tencent Holding, in Cina)? Vi sbagliavate di grosso! Perché il futuro del digital esperienziale passa anche e soprattutto per strumenti di interazione istantanea come le applicazioni di texting (anche se è riduttivo chiamarle così, considerate le funzionalità di cui si fregiano ormai da un pò). Durante l’evento l’I/O 2016, tenutosi ieri 18 maggio 2016, sono infatti state annunciate alcune novità relative a funzionalità, sistema operativo e piattaforme, che avranno lo scopo di cambiare il mercato digitale e competere al meglio con altri grandi del settore.
Google Allo
Uno degli annunci più interessante riguarda le applicazioni Google Allo e Google Duo. La prima è una app dedicata alla messaggistica che, partendo dal proprio numero di telefono, permette agli utenti di interagire con i propri contatti in rubrica. Le caratteristiche degne di nota sono sicuramente la possibilità di editare le immagini prima dell’invio, di una tecnologia basata sul machine learning che facilita compilazione e interazione ma soprattutto un sistema di cifratura che permetterà di utilizzare chat private, segrete (come la modalità Incognito per Chrome), con tanto di sistema di auto-distruzione, un pò come Snapchat ai primordi. Inoltre, una funzionalità di Smart Reply (basata anch’essa sul machine learning), permetterà di rispondere rapidamente, senza digitare il testo, partendo da stringhe di frasi pre-compilate e suggerite, basate sul proprio stile di scrittura. Stesso discorso per le immagini che, grazie a un sistema di detection, potranno essere commentate allo stesso modo. Inoltre, grazie alla presenza di un assistente digitale, sarà possibile interagire e consultare le Mappe, usare il Traduttore, accedere a YouTube, effettuare una Ricerca, creare un reminder, cercare foto o verificare lo stato di un volo e prenotare un tavolo. Tutto ciò grazie a una capacità migliorare di comprendere il Linguaggio Naturale. Insomma, ci si proietta verso l’handless. L’app sarà disponibile su Google Play per sistema Android e iTunes per iOS a partire dall’estate 2016.
Google Duo
Accanto ad Allo, Google ha pensato bene di introdurre Duo, applicazione sviluppata per le Videochiamate (e che si affianca difatti ad Hangout, che rimane per il momento embeddato in Google Plus e Gmail). Duo non supporterà chiamate di gruppo (in futuro forse?) e avrà tra le altre funzionalità, Knock Knock, una sorta di anteprima live del video del nostro interlocutore. Un pò come quando ci chiamano sul telefono e, in base al nome visualizzato (o non visualizzato), decidiamo se rispondere o meno? Anche Duo avrà un sistema di cripting per garantire privacy e sicurezza ma, cosa ancora più interessante, trasmetterà video in HD (fino a 720p) e si adatterà di volta in volta alla banda disponibile, sia essa in mobilità o WiFi, per garantire la migliore performance possibile. L’app sarà disponibile, come Allo, per sistema Android e iTunes per iOS a partire dall’estate 2016 (pre-registrazione su Google Play).
Realtà Virtuale, IoT e molto altro
Ovviamente non solo di app di messaggistica si è parlato durante l’evento. Altre interessanti novità riguarderanno un rinnovato sistema operativo, chiamato Android N (in lavorazione), che servirà come piattaforma per il lancio di Google Home, tecnologia software / hardware capace di coniugare l’Internet delle cose (o delle case?) e Intelligenza Artificiale (senza tralasciare il lancio di Brillo e Weave, sviluppati appunto per l’IoT e gli OEM). Un dispositivo che, collegato alla corrente di casa, permetterà di interagire con i sistemi di domotica così come navigare in rete, lanciare query di ricerca, ascoltare musica e molto altro ancora. Un guanto di sfida per Echo di Amazon e il suo assistente Alexa, che negli Stati Uniti sta già spopolando. Altra notizia arriva invece dal fronte Realtà Virtuale. Non solo Cardboard o Tilt Brush (powered by Vive / HTC), ma Daydream, una piattaforma/sistema basata su un kit di accessori comprensivi di visori e controller remoto che permetteranno all’utente, da una parte (piattaforma web) di sviluppare applicazioni in realtà virtuale e, dall’altra, di navigarle tramite l’attrezzatura in via di sviluppo. In questo caso Facebook e Microsoft sono avvertite!
Non so bene se si tratta di annunci disruptive o vaporware, fatto sta che la legge di Moore è in affanno in quanto ad applicazione, se non del tutto desueta per i tempi che corrono, considerati i ritmi a cui la tecnologia ci sta abituando in quanto a innovazione.
Se volete approfondire ulteriormente l’argomento, vi lascio il post ufficiale sul blog di Google. Che ne pensate?
Tommaso Lippiello