Bumble, il social fatto donna

Chi ha detto che le donne non possano prendere l’iniziativa? Da oggi si può, grazie alla sorellina di Tinder.
Una delle sue creatrici è proprio una delle fondatrici di Tinder (da cui si è tirata fuori dopo una causa per molestie): Whitney Wolfe ha solo 25 anni e ha già all’attivo due app per incontri scaricate da milioni di utenti. La prima lo abbiamo detto è Tinder (di cui abbiamo ampiamente in Tinder e Pulse e Tinder in Italia), la seconda è la nuovissima Bumble.com, in cui però sono solo le donne le vere e uniche protagoniste.
Il meccanismo è similare: al grido di “cambia le regole del gioco”, si cercano partner geolocalizzati tramite le foto ma è solo la donna che può dare il primo “ciao”. Il match può durare solo 24 ore, per poi riprendere altre 24 ore dopo se l’uomo risponde.
Nel giro di poche settimane sono già 20 milioni gli utenti messi in contatto, mentre in Italia è stata scaricata da 10 mila persone. Ovviamente qui l’attenzione si sposta sulle donne, ma questo ha creato non pochi risentimenti nel mondo femminile, che vede in questa app un’ulteriore smacco alla donna, mentre la fondatrice è convinta che non solo sia utile per far calare i pregiudizi della nostra società, ma Bumble può anche aiutare nella carriera non solo nell’amore.
Chi vivrà vedrà.
Francesca Lizi