La rivoluzione del ‘Social Commerce’

Il ‘Social Commerce’ sovverte il rapporto tra venditore/cliente. Diventeremo noi stessi strumenti di vendita?
Negli ultimi decenni il modo con cui facciamo acquisti è radicalmente cambiato. Le modalità ed i canali di vendita hanno subito una serie di mutamenti epocali.
Forse stiamo per assistere ad una ulteriore accelerazione grazie al web… ops… al mobile… ops… ai Social Media (scusate, ormai tutto cambia così velocemente ).
Dapprima lo shopping si è spostato dai negozi al dettaglio ai supermercati. Quindi siamo passati ai centri commerciali, vere e proprie cattedrali (date le dimensioni di alcuni di essi). Infine, con la diffusione del web è nato l’e-commerce che ci consente di acquistare prodotti/servizi senza muoverci da casa.
La prossima – imminente – tappa a cui ci stiamo avvicinando è il ‘Social Commerce‘. Ma, che cos’è ?
Nel Social Commerce le aziende mettono a disposizione degli utenti gli strumenti per poter creare il proprio business in modo semplice e veloce. Pertanto il cliente non è più destinatario dell’offerta, ma è parte integrante di essa. Si tratta senza dubbio di una rivoluzione copernicana.
Eccovi tre esempi:
Una delle tesi del Cluetrain Manifesto recita “i mercati sono conversazioni”. Ora c’è da chiedersi: stiamo svendendo la nostra anima social?
Paolo Fabrizio
Ciao, piacere. Grazie per la recensione. Cogli un punto fondamentale. Noi però con la Social Affiliation contiamo sul buon senso degli utenti. Se si segnalano notizie interessanti, si crea valore, non si sottrae. Crediamo lo stesso possa accadere con l’e-commerce. Se segnali alla tua community oggetti che possono piacere, si presume che questo venga percepito come positivo. Ne ho parlato al panel della Social Media Week, di cui trovi il video qui: http://j.mp/10sbKtJ
Saluti!
Ciao Alberto, grazie a te per il commento. Condivido pienamente la focalizzazione sul ruolo che gli ‘influencers’ rivestono nelle scelte commerciali all’interno della propria community. Complimenti per il tuo intervento alla SMW di Milano. A presto, Paolo
Grazie della lettura e del commento Alberto e complimenti per Blomming, vi seguo dalle origini! 🙂