Il nuovo Social Network nato in Italia: CircleMe

Il progetto del nuovo social network ha come centro gravitazionale la condivisione degli interessi e il loro geotagging.
Dopo sei mesi di versione beta, apre i battenti il nuovo social network CircleMe, creato da Erik Lumer, matematico e imprenditore che vive e sviluppa la sua impresa in Italia. Lo scopo dichiarato dal creatore è quello di mettere in contatto le persone con le cose che amiamo e da questo primo contatto poi scoprire nuove persone che a loro volta hanno interessi in comune con noi.
La didascalia del sito riporta questa frase: “An ispiring social way to collect likes and find new ones”, ossia una stimolante via sociale per raccogliere le cose che ci piacciono e trovarne di nuove.
Questo il senso di CircleMe, che mette al centro del suo “ecosistema” la condivisione degli interessi tra le persone. E si tratta davvero di un ecosistema, perché CircleMe risolve il puzzle formato dalla miriade di interessi condivisi tra gli utenti attraverso la metafora della pianta. Difatti gli utenti smartphone (per il momento CircleMe è disponibile su iTunes) possono letteralmente “piantare” tramite un sistema di geotagging (geolocalizzazione) nei luoghi da loro più frequentati o in giro per il mondo, una serie di oggetti digitali quali brani audio, film, libri, foto, etc.
Ad ognuno di questi oggetti si può associare un messaggio. Con questo sistema, l’utente della può importare dai propri social network i Likes, cioè i concetti, gli oggetti, gli elementi a lui più familiari, al suo carattere e alla gente e gli ambienti che frequenta.
Fatta questa collezione di oggetti preferiti (Likes) e di cose da fare (To Do’s), sempre sull’applicazione mobile è possibile piantarli in giro per la città.
L’innovazione apportata è soprattutto quella di geolocalizzare gli interessi, ad esempio posizionando sotto casa la canzone preferita, in un negozio di libri i titoli più letti o più amati, davanti ad un cinema le proprie recensioni, davanti a un albergo le stanze migliori e così via…
Racconta Giuseppe D’Antonio, uno dei papà di CircleMe:
Un orizzonte non solo commerciale, ma anche e soprattutto culturale dell’individuo” segnala Erik Lumer. “Quello che vogliamo fare è promuovere la cultura e aiutare gli utenti a scoprire nuove persone che condividono gli stessi interessi e potenzialmente iniziare con essi una relazione, perché apprezzano gli stessi libri, la stessa musica, film etc.
CircleMe nasce da un’analisi attenta del mercato: “ Le persone esprimono online i propri gusti per due motivi: o per fruire di un’esperienza social – vedi Facebook – o per utilità – vedi Amazon o Netflix. Questi ultimi siti sono molto verticali, mentre Facebook è talmente generico da rendere le informazioni troppo diluite. Abbiamo pensato che fra questi due modelli ci fosse spazio per qualcosa di nuovo”.
Non è un sostituto di Facebook, non è per forza una piattaforma per trovare l’anima gemella, non è propriamente un social network, il suo nome sembrerebbe riecheggiare i circles (cerchie) di Google+. Ma in realtà ha spunti che ricordano tutte queste cose.
Aldo Palo