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Il “lupo dei Castelli Romani” sconvolge i social: ecco perché il video è (in parte) un falso

Il “lupo dei Castelli Romani” sconvolge i social: ecco perché il video è (in parte) un falso

Il boom virale su X e la presunta scena inquietante

Il 6 gennaio 2025, un breve clip pubblicato su X (l’ex Twitter) ha scatenato un putiferio, mostrando un lupo all’inseguimento di un ciclista su quella che, a prima vista, sembra una strada di montagna nella zona dei Castelli Romani. In sovrimpressione, infatti, compaiono riferimenti a “Via dei Laghi” e a un presunto accento romano degli occupanti dell’auto.
Il post è stato ripreso da numerosi profili e gruppi social, generando migliaia di condivisioni e commenti: c’è chi parlava di emergenza faunistica, chi accusava le autorità di scarsa vigilanza e chi si diceva preoccupato per possibili attacchi.


Dietro le quinte: manipolazione audio e localizzazione ingannevole

L’analisi del filmato ha fatto emergere diversi indizi di falsificazione:

  1. AUDIO TAROCCATO: nel video originale, le persone a bordo non parlano italiano, bensì in lingua rumena. Qualcuno ha sostituito l’audio per far credere che fossero turisti o abitanti dei Castelli Romani.
  2. LOCALITÀ ERRATA: la scritta “Via dei Laghi” serve a rafforzare l’idea che la scena avvenga vicino Roma. Ma in realtà, l’inseguimento filmato risale ad aprile 2024 in Romania, nella zona sciistica di Poiana Brașov.

Il vero contesto: Romania e un lupo stressato dall’auto

Il filmato, autentico nella parte visiva, si riferisce a un episodio avvenuto nei dintorni di Poiana Brașov. L’automobilista, allarmato dalla presenza del lupo vicino al ciclista, ha iniziato a suonare il clacson. I media locali spiegarono che:

  • Il ciclista, visibilmente spaventato, venne poi aiutato e accompagnato in auto fino alla città di Brașov.
  • David Gerke (direttore generale del Gruppo Wolf Svizzera, GWS) disse che l’animale era in fuga dall’auto: il clacson aveva solamente aumentato la sua agitazione.

Perché è diventato un caso social?

La piattaforma X (con i suoi rapidi retweet e condivisioni) è terreno fertile per contenuti sensazionalistici. Un video che mostri un pericolo imminente – come il lupo all’inseguimento del ciclista – è perfetto per scatenare emozioni forti. Se poi si aggiunge una presunta ambientazione “locale” (i Castelli Romani, noti per le bellezze naturalistiche), la viralità è assicurata.
Purtroppo, la diffusione veloce spesso non lascia spazio a fact-checking e smentite immediate, così il contenuto manipolato guadagna migliaia di view prima che la verità emerga.


L’importanza del debunking: come non cadere nelle trappole social

I casi di disinformazione sono sempre più frequenti, specialmente quando:

  • Si gioca sull’audio: inserire un doppiaggio o un commento fuori contesto è uno dei trucchi più comuni per far sembrare “reale” un evento.
  • Si sfrutta la paura: lupi, orsi, attacchi improvvisi… le notizie legate a possibili pericoli tendono a esplodere sui social.
  • Si fa leva sul patriottismo o sulla cronaca locale: un accento romano (o comunque regionale) può far percepire la notizia come “vicina”, aumentando esponenzialmente la risonanza.

Il consiglio degli esperti è di verificare le fonti (guardando, ad esempio, se ci sono discrepanze tra audio e immagini) e di consultare siti di debunking, soprattutto prima di condividere un contenuto sensazionale.

Il filmato del lupo “a caccia” di un ciclista non ritrae affatto i Castelli Romani, bensì un episodio accaduto nel 2024 in Romania. L’audio in italiano con accento romano si rivela fasullo, aggiunto successivamente per conferire un taglio locale al video.
Questo caso dimostra quanto velocemente una bufala possa farsi strada sui social, e quanto sia fondamentale munirsi di spirito critico e di semplici verifiche preliminari, per evitare di cadere nelle trappole di chi cerca visibilità grazie alla disinformazione.

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