I Social Media fanno la Felicità?

Più amici? Più felici!
Quasi 40 anni fa, gli scienziati sociali, cominciarono ad approfondire e ad analizzare con regolarità la maniera in cui le persone si legano ad altre – il rapporto tra coniugi, parenti, amici, e la gente in generale – e quali fossero gli effetti di queste reti sociali. Quello che hanno scoperto, e hanno poi sempre rinvenuto anche in studi successivi, è che la diversità e il numero delle nostre connessioni sociali sono direttamente collegati alla nostra salute, felicità e longevità. Le reti sociali, propriamente dette, quelle che possono fregiarsi senza dubbio di tale titolo, sono quelle degli amici intimi e dei familiari. Quando queste reti si estendono verso l’esterno, allontanandosi dalle relazioni più intime, per comprendere reti estese e spesso intricate di rapporti umani, continuano inaspettatamente ad influenzarci in modi che non immaginiamo nemmeno.
Sheldon Cohen, ricercatore e psicologo presso la Carnegie Mellon University, snocciola un elenco dei modi in cui i legami sociali influenzano il nostro benessere: “Possono predire la mortalità, le malattie cardiovascolari, addirittura i tassi di recupero per tali malattie nonché il comune raffreddore”.
Cohen durante la ricerca ha esposto persone sane al virus del raffreddore e dopo ha misurato lo stato del loro sistema immunitario. Circa un terzo delle persone si ammalano. “Si scopre che la loro scala di integrazione sociale è un fattore predittivo molto buono per prevedere chi si ammala e chi no“, dice.
I ricercatori Nicholas Christakis e James Fowler, coautori di “Connected: il potere sorprendente delle nostre reti sociali e come modellano le nostre vite”, hanno scoperto che le reti sociali influenzano la felicità su tre gradi di relazioni, che essi chiamano i “tre gradi di influenza“. Per prime vengono le persone che tu conosci, in seguito quelle conosciute dai tuoi amici, e infine quelle conosciute da questo secondo gruppo. La tua felicità può essere influenzata da persone in tutte le tre serie di relazioni, comprese le persone che non conosci e che probabilmente non incontrerai mai. “Se le persone nella vostra rete diretta sono felici, le probabilità che tu sia felice aumenterà del 20 per cento”, continuano Christakis e Fowler. E se la gente nel secondo strato della rete è felice, le probabilità che sarete felici aumenterà del 15 per cento. L’effetto felicità nel terzo grado di relazione è del 10 per cento. L’effetto non è limitato alla felicità ma può includere anche influenze comportamentali, ad esempio, se si sta ingrassando, ciò può influenzare i pesi degli altri in rete!
“I legami intimi vi danno un sacco di sostegno emotivo”, dice Fingerman “mentre i legami periferici possono aiutarvi con nuove informazioni e svaghi”. Fingerman cita ricerche che dimostrano che molti di noi sono riusciti a trovare nuovi posti di lavoro proprio attraverso i legami sociali ‘più deboli’. “Le persone ai margini [della nostra rete sociale] sono infatti quelle che hanno accesso alle informazioni e alle persone che tu non conosci”.
Alla fine, le reti di successo forniscono alle persone tre tipi di benefici, afferma Cohen. Uno è l’integrazione sociale, essendo inserito in eventi, tendenze, ed esperienze oltre a quelle che ti coinvolgono direttamente.
In secondo luogo, dice, è il sostegno sociale reciproco previsto dai membri della rete.
Infine, le reti sociali possono isolarci da eventi negativi. “Avere persone che si pensa ci forniranno aiuto quando ne avremo bisogno consente di proteggersi dagli effetti dello stress sulla salute”, afferma Cohen. Anche quando la protezione è solo percepita il beneficio è reale.
Giulia Naddeo