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Food Social (Networking) Responsibility in attesa di Expo 2015

Fenomeni di crowdsourcing e di e-Participation per combattere gli sprechi nel settore Bio-Alimentare frutto della Globalizzazione.

Abuso delle risorse, la popolazione mondiale in continua crescita e un atteggiamento poco lungimirante da parte dei potenti della Terra stanno diventando un mix esplosivo per un Pianeta, come il nostro, che inizia a mostrare i primi segni di declino.

Un pianeta allo stremo, soprattutto dal punto di vista dei beni alimentari e delle materie prime, sfruttate senza valutare l’impatto che tale azione potrà avere sul prossimo futuro. Questi alcuni degli argomenti trattati a Milano durante un interessante Webinar #milanoprotocaltalk a cui hanno presenziato Riccardo Valentini, Direttore presso il Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico WWF Italia e Carlo Petrini, Presidente e Fondatore di Slow Food.

Durante l’incontro si sono affrontati alcuni argomenti imprescindibili a migliorare lo status quo. La validità degli intenti, manco a dirlo, certificata dalla sottoscrizione di un nuovo protocollo (dopo quello di Kyoto del 1997 e imperniato sul tema Ambiente), in vista dell’evento internazionale Expo Milano 2015 e che vedrà appunto il capoluogo lombardo e l’Italia intera, al centro dell’attenzione globale sui temi Alimentazione e Nutrizione.

Proposta

#MilanProtocol

Ecco dunque l’idea promossa dalla Fondazione BCFN, ossia di stilare un nuovo trattato, il cosiddetto Protocollo di Milano, un accordo internazionale sul cibo. Un documento grazie al quale gettare le fondamenta per un futuro più sostenibile, a misura di uomo e pianeta. Lo scopo è quello di creare un equilibrio tra i reali fabbisogni dell’Umanità e le risorse che il Pianeta Terra offre. Siamo noi infatti la causa principale di tale disastro, la nostra avidità e ingordigia, che spesso ci porta a incorrere in paradossi alimentari quali:

  1. Accesso ed eccesso di cibo.
  2. Nutrire le persone, gli animali e le auto.
  3. Spreco alimentare.

Il Bel Paese, da sempre, si contraddistingue per il buon Cibo e le risorse Naturali. Quale occasione migliore, dunque, per affrontare macro temi quali:

  1. Lotta allo spreco alimentare, riducendo, entro il 2020, del 50% il cibo sprecato nel mondo (campagne di informazione, accordi con filiere agricole per migliorare la pianificazione alimentare, riutilizzo del cibo per il consumo umano, animali e produzione energetica).
  2. Riforme agrarie e lotta alla speculazione finanziaria, limitando al 5% dei target nazionali sulle energie rinnovabili l’utilizzo di biocarburanti a base alimentare (promuovere riforme agrarie per favorire equilibrio tra terreni dedicati a biocarburanti/alimentazione del bestiame e quelli per l’alimentazione umana, combattere speculazione finanziarie sui beni alimentari)
  3. Educazione alimentare e a stili di vita sani, ovvero la lotta all’obesità attraverso l’educazione alimentare e la promozione di stili di vita sani (soprattutto dei più piccoli).

Ma cosa c’è di social in tutto ciò? Beh, la Fondazione BCFN ha deciso che il cambiamento debba finalmente avvenire attraverso un movimento di e-Democracy, (Democrazia dal basso), aprendo ufficialmente a una consultazione/redazione online, in pieno stile crowdsourcing, o se vogliamo, secondo i più moderni fenomeni di networking sociali. Chiunque fosse interessato potrà infatti accedere alla piattaforma dedicata http://www.protocollodimilano.it/ (o alla versione in lingua inglese http://www.milanprotocol.com/) e partecipare fornendo il proprio contributo alla redazione dei contenuti costituenti il futuro Protocollo di Milano (sono inoltre presenti un video illustrativo, una guida informativa e il testo della bozza di protocollo, scaricabili in formato pdf), in vista della stesura finale da sottoporre ai Paesi partecipanti a Expo 2015. Sarà inoltre possibile lasciare la propria opinione sui temi caldi della discussione e partecipare al dibattito online. Un chiaro caso di Net Active Citizenship (Cittadinanza Attiva in Rete) supportato dalla dimensione social.

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E non è tutto. Relativamente al protocollo, la Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition ha inoltre indetto la terza edizione di BCFN Young Earth Solutions! (YES!), con in palio 10 mila euro per il vincitore. Si tratta infatti di un contest per giovani studenti universitari capaci di proporre idee innovative sul tema della sostenibilità nel settore agro alimentare. Il bando è disponibile sul sito sito www.bcfnyes.com e premierà il miglior progetto (reale impatto, innovazione, originalità e concreta fattibilità dell’idea), scelto tra le prime dieci idee selezionate come finaliste, durante 6° International Forum on Food and Nutrition, che si terrà a Milano il 3 e 4 Dicembre 2014. Vincitore sarà il giovane (o team) che avrà presentato il progetto più capace nel promuovere stili di vita sani, creare un’agricoltura sostenibile e ridurre lo spreco di cibo.

Insomma, siamo per una volta artefici del nostro destino e proviamo a usare prima che lo stomaco, la testa, nelle nostre decisioni!

Tommaso Lippiello

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Tommaso Lippiello

Lavora da tempo come Digital Program Manager per Agenzie di Marketing e Comunicazione e in Aziende del settore ICT. Consulente Digitale per realtà come DigiCamere - Camera di Commercio di Milano, Microsoft Bing, Reply e Luxottica, è attualmente Digital Innovation Manager in CRAI Secom SpA, Docente presso l'Università LIUC nel corso "La comunicazione interattiva: blog, social network, app, business network" presso la facoltà di Economia e Management e Advisor allo IULM Innovation Lab. Esperto di Social Media ha esperienza come Speaker e Formatore ed è il creatore e redattore di SocialMediaLife.it e co-Founder di MobilitaPubblicoImpiego.it. Seguimi su:

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