Il sistema sanitario calabrese sta attraversando un periodo di grande difficoltà , in particolare nel campo della salute mentale e della psichiatria.
Malgrado le segnalazioni e le richieste di intervento, il governatore Occhiuto non sembra ancora aver intrapreso azioni risolutive. Il consigliere regionale del Partito Democratico, Giovanni Muraca, ha sollevato la questione con un’interrogazione a Palazzo Campanella, evidenziando l’urgenza di risolvere un problema che coinvolge molte famiglie e pazienti. Scopriamo insieme quali sono le dinamiche e le sfide che contraddistinguono questa situazione complessa.
Il sistema psichiatrico in Calabria è in una condizione critica. Giovanni Muraca, esponente del PD, ha messo in evidenza come la situazione sia diventata insostenibile. Nonostante le problematiche siano di lunga data, la situazione non ha subito miglioramenti significativi. La sentenza del Tar, l’ultima speranza di una riforma, non ha portato ai risultati sperati. Le famiglie dei malati si trovano ad affrontare non solo la malattia, ma anche un sistema sanitario irresponsivo e lento. È una battaglia che si combatte giorno per giorno, eppure le risposte sembrano sempre più lontane.
Muraca ha sottolineato come l’interrogazione chieda un impegno reale e concreto al presidente della giunta regionale. Si parla di un’accelerazione nell’accreditamento delle Cooperative sociali e di un intervento immediato per sbloccare i ricoveri. Famiglie già provate dalla malattia psichiatrica devono affrontare anche il peso di un sistema che non riesce a dare risposte adeguate. Il panorama desolante è aggravato dalla crescita della migrazione sanitaria: sempre più cittadini sono costretti a cercare cure al di fuori della regione, con un peso sulle finanze pubbliche che diventa insostenibile.
Un problema sociale emergente: impatto sulle famiglie e sui lavoratori per l’emergenza psichiatria
Amano definirlo una “bomba sociale”. La crisi del sistema psichiatrico non colpisce solo i pazienti: rimbalza anche ai lavoratori delle Cooperative sociali che operano nel settore. Questi professionisti, che hanno dedicato anni della loro vita a garantire cure di qualità , si trovano ora in una spirale di incertezze. L’impossibilità di accreditamenti e contrattualizzazioni adeguate mette a rischio anche i posti di lavoro, creando un ulteriore stato di ansia per chi già si trova a fronteggiare situazioni delicate.
L’aumento delle famiglie coinvolte nella salute mentale appartiene a una problematica fondamentale: il diritto alla salute e all’assistenza. Un diritto che paradossalmente sembra oggi minacciato. Il clima di incertezza non riguarda solo i malati, ma si estende anche ai familiari, spesso lasciati soli a combattere battaglie istituzionali complesse e frustranti. La situazione è insostenibile, e le risposte a queste esigenze devono arrivare con urgenza per evitare un incremento esponenziale del disagio sociale e delle difficoltà economiche.
L’obiettivo dell’interrogazione: sollecitare un cambiamento rapido
L’iniziativa di Giovanni Muraca ha un obiettivo chiaro: sollecitare un’azione decisiva e rapida da parte del governatore. La richiesta riguarda non solo l’accelerazione nel processo di accreditamento delle Cooperative, ma anche un impegno concreto per soddisfare le esigenze di chi ha bisogno di assistenza psichiatrica. Le parole di Muraca risuonano come un richiamo. Non è possibile attendere oltre, e le intese precedentemente siglate con i sindacati devono essere rispettate e portate rapidamente a buon fine.
L’accreditamento delle Cooperative sociali è essenziale per garantire un adeguato supporto ai pazienti. Senza la certezza di cure e assistenza, i pazienti e le loro famiglie resteranno in un limbo, sempre più in balia delle proprie difficoltà . La questione è grave, e il rischio di una crisi sociale è palpabile in una regione che già presenta fragilità economiche e sociali. Le cure specializzate per i malati psichiatrici non sono solo una necessità , ma sono una questione di dignità , di rispetto per i diritti dei cittadini calabresi.
Il futuro della salute mentale in Calabria dipende dalla capacità di reazione e dall’impegno delle istituzioni. Le famiglie aspettano risposte, e l’urgenza di agire diventa sempre più pressante. Il tempo per le promesse è scaduto; ora è il momento di passare ai fatti.