Dall’Evento online all’offline, grazie ai Social!

Costruire un evento sui social è semplicissimo? No! ma come mai tutti la pensano diversamente?
Si ritrovano spesso sulla stampa tradizionale tantissimi esempi e storie di eventi cresciuti come “piante al sole” dei social network per poi esplodere “naturalmente” in manifestazioni partecipatissime.
In effetti, la verità è parzialmente differente. Chi lavora nei social lo sa: per costruire un evento dal nulla bisogna avere capacità negli strumenti e conoscenza degli utenti. Si, perché se piove salta tutto, se la più grande fiera del settore cambia data e si soprappone alla vostra, vi ritroverete da soli. Oppure, se modificate la linea editoriale e si sbaglia qualcosa, non c’è più partecipazione.
Il Raduno Lucca Cosplayers, ad oggi una delle più grandi manifestazioni nel suo genere in Italia, è stato proprio venduto in questa maniera. Per la cronaca, i cosplayers sono quei ragazzi che in occasione di eventi legati al fumetto si travestono dai loro eroi preferiti, sfoggiando abiti da loro stessi creati.
E’ vero: l’idea in principio era qualcosa di semplice che mai avrebbe puntato a raggiungere tali numeri. Ma quando le potenzialità si sono svelate è stato chiaro che bisognava progettare tutto in maniera diversa. Mesi di lavoro, organizzazione sul campo, comunicazione tradizionale e sopratutto quella 2.0 con ricerca di followers, opinion makers, etc sul Web e sui Social Media.
Tutto questo è stato poi ridotto al consueto: “il social ha raggruppato“, “i giovani si sono ritrovati” etc., etc. etc.
All’apparenza tutto sembra facile grazie ai network social e a Internet. Basta creare il proprio evento e tutto fila liscio? Mmmm, sfatiamo qualche mito, come recita un ormai famoso cartello:
L’intera comunicazione social è stata portata avanti solo su Facebook, perché i cosplayers utilizzano quasi esclusivamente questo mezzo. Sono stati contatti gruppi, pagine e singole persone per convincerli non solo a venire, ma a partecipare al progetto. Il punto è essere veramente 2.0.
Il programma non è stato calato dall’alto ma condiviso con gli utenti e costruito assieme. Questo ha permesso una grande partecipazione nella fase pre-organizzativa.
Alla prima edizione, quella del 2012, hanno partecipato più di trecento cosplayers e tanti altri appassionati. Una cosa mai vista per un raduno non organizzato da un ente fiera. Il programma era semplicissimo: un giro per la città, attività come il karaoke, tornei di spade e gare di conoscenza sul mondo manga.
Visto il successo è stato deciso di aprire una pagina fan su Facebook. Obiettivo? Tenere insieme gli utenti che fidelizzati e trovarne di nuovi grazie a contenuti virali. Ma sopratutto preparare per tempo l’edizione 2013.
Un dato interessante emerso, anche se scontato per gli addetti del settore, e che i migliori post della pagina sono stati quelli contenenti immagini emozionali, ovviamente ritraenti strisce di manga, foto di cosplay e affini. I fan di Anime e fumetti si rivelano dunque meno interessati a approfondimenti tematici come articoli o simili mentre preferiscono di gran lunga un contenuto d’impatto. Un file video, per esempio, segna il confine tra indifferenza e attenzione.
Quello che invece diventa quasi vitale sono le informazioni relative alle fiere di settore come il Lucca Comics and Games o il Riminicomics. Data l’importanza di questi momenti si è pensato di andare direttamente alle fiere e fotografare tutti i cosplayers, per poi postare gli album sulla pagina fan. Questo ha permesso un picco di utenza veramente importante.
Questa esperienza è una goccia in mare magnum di iniziative. Però è un piccolo esempio di come in maniera autofinanziata e indipendente, si possa creare una manifestazione che “lasci il segno”.
Cosa ne pensate?