BoxTomorrow, i nostri dati eterni

E’ stato calcolato che nel 2060 oltre la metà degli iscritti online non saranno più vivi. Cosa ne sarà dei loro dati?
Scriviamo, postiamo, taggiamo come se non ci fosse un domani, ma in realtà un domani c’è: tra il macabro e lo scetticismo, dovremmo prima o poi fare i conti con il fatto che non ci saremo più e la nostra mente va ad una parola magica, “Testamento“. Ognuno di noi infatti pensa a cosa fare delle proprietà, degli oggetti o degli averi quando non ci saremo più, a chi lasciare la nostra eredità insomma. Ma l’eredità digitale? Si tutti i nostri account, password, post digitali che fine faranno?
BoxTomorrow ha la risposta: di proprietà dell’azienda DefCon Twelve, il servizio offre una sorta di scatola digitale in cui rinchiudere i dati online che vogliamo tramandare e scegliere anche a chi lasciarli.
Basterà registrarsi e in pochi minuti si avrà la propria scatola personale in cui lasciare foto, post, file audio e si potranno scegliere un massimo di due beneficiari.
La sicurezza è assicurata, grazie ad un complesso sistema di password criptate ed ad un lungo lavoro di crittografia.
Il tema dell’eredità digitale o meglio conosciuto come Diritto all’Oblio (ossia il diritto da parte dell’utente di far cancellare dai server di colossi come Google tutti i loro dati) è comunque al centro del dibattito da parecchio tempo: già da tempo Facebook consente, grazie alla funzione Legacy Contact, di darci una mano sul nostro testamento digitale; oppure secondo notai e avvocati la strada più consona è il Mandato post mortem, un vero e proprio testamento in cui inserire le password dei propri account e delle istruzioni precise.
Volete provare? Alla fine non costa nulla.
Francesca Lizi