
Come cambiano le dinamiche della Web Security con l’incremento dei fenomeni di Social Networking.
La tecnologia, si sa, si evolve a una velocità sempre maggiore e, in meno di un battito di ciglia (un click di mouse non è più un utile criterio di misurazione 8-)) ci ritroviamo per le mani aggeggi, fisici o virtuali, già desueti.
Come recita il primo enunciato della Legge di Moore infatti:
Le prestazioni dei processori, e il numero di transistor ad esso relativo, raddoppiano ogni 18 mesi.
Parafrasando tale regola, e adattandola alla volatilità della Rete, possiamo dunque sentirci al sicuro nel caso parlassimo di Sicurezza Online? Come cambia e progredisce (o regredisce?!?) la Web Security quando si parla di Virus, Spam, Trojan, Spybot alla luce del nuovo e onnipresente Universo Social? Scambiamo foto, video, messaggi, documenti attraverso sistemi di networking più o meno sicuri e mettiamo i nostri dati alla mercè di chiunque abbia un minimo di competenze da cracker e sia abbia cattive intenzioni!
Ecco quindi che arriva l’ultima minaccia alla privacy dei nostri dati in rete (dati personali, carte di credito, documenti, etc.), una delle più grandi falle ai sistemi di sicurezza protetti dal certificato SSL (e sui simili) e che negli ultimi giorni sta facendo tremare nomi del calibro di Facebook, Pinterest, GMail, DropBox, e chi più ne ha più ne metta (per l’elenco delle piattaforme a rischio consultare la lista pubblicata da Mashable). Il suo nome è Heart Bleed.
Cosa fare in questi casi? Beh, il consiglio principale da parte di molti esperti (Mashable compreso) e quello di modificare subito la password di accesso a uno dei servizi incriminati. Ma basterà davvero a rendere i nostri dati sicuri? In questi casi è sempre opportuno correre ai ripari e affidarsi a software antivirus capaci di schermare il nostro PC e rendere quantomeno la vita difficile al malintenzionato di turno. Sul mercato ci sono tante offerte a prezzi differenti, ma tra i tanti Big del panorama internazionale spunta anche un prodotto Made in Italy, che potrebbe avere tutte le carte in regola per competere a testa alta sul mercato.
Avetix può essere tranquillamente annoverato tra i migliori antivirus del momento. I suoi punti di forza sono la semplicità di utilizzo, un sistema più flessibile e versatile rispetto ai concorrenti e un motore di analisi ibrido, capace di scansionare e inibire le minacce su device differenti e sistemi operativi variegati (anche quelli più obsoleti di casa Microsoft).
Profili di anali personalizzabili, protezione della posta elettronica, difesa del PC in tempo reale, funzionalità conosciute ma potenziate e al passo con i tempi. Ma cosa rende Avetix differente dagli altri? Beh, di sicuro un approccio più social e in linea con i fenomeni di networking tipici di questo inizio millennio. Se ci si reca infatti sulla sezione Labs del sito, sarà possibile notificare eventuali file sospetti non ancora inseriti nella blacklist ufficiale. Lo staff di Avetix provvederà ad analizzarli e a rilasciare le eventuali soluzioni nella prossima release di prodotto. Un co-working verticale, un processo di networking dal basso, che pone il cliente in una posizione di rilievo e partecipe dei miglioramenti successivi.
Il messaggio è chiaro: l’unione (in Rete) fa la forza!
Tommaso Lippiello