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Arriva Pheed: il social network delle star

Lanciato il 10 agosto, Pheed ha fatto il boom di visite nei primi giorni di vita. Tutto questo con un mix di funzioni di altre piattaforma e con alcuni contenuti a pagamento.

Benvenuti nel mondo (tutto anglofono) di Pheed.

Ribattezzato il “social network delle star”, Pheed è riuscito a generare 350 mila visite in pochi giorni dal lancio – il 10 agosto scorso – grazie alla presenza sulla piattaforma di volti noti e con un larghissimo seguito del panorama artistico statunitense. Per fare solo alcuni nomi: David Guetta, Miley Circus, Paris Hilton…

Pheed - Il Social Network delle Star

Proposta

Approdati sulla home page e superata la fase di registrazione (è possibile accedere anche attraverso il proprio account di Facebook), risaltano immediatamente le due principali prerogative di Pheed: essere riuscito a comporre un collage delle migliori funzioni offerte dai social network più utilizzati nel mondo e aver introdotto, nel classico sistema di condivisione, un tentativo di selezione qualitativa basata sulla necessità di pagare per la visualizzazione di determinati contenuti.

Cliccando in alto a destra (sì, proprio come su Twitter) è possibile inserire i propri contenuti che, a differenza dei 140 caratteri dei cinguetii, hanno un margine di 420 caratteri, naturalmente con la possibilità di allegare foto, link, file audio o video, mentre il “to follow” di San Francisco è diventato su Pheed “to subscribe”.

Paris Hilton - Profilo su Pheed

Ma non c’è, naturalmente, solo Twitter fra le fonti di questo inedito collage.
In alto a sinistra si ritrovano le icone dedicate ai messaggi privati e alle notifiche di Facebook, e per ogni post sarà possibile esprimere il proprio “like” (con il cuore di Pinterest che ha prevalso sul pollice alto di Menlo Park) o, funzione richiesta più volte a Mark Zuckerberg anche dai propri utenti, un “dislike” (cuore spezzato).

Chiudono il quadro i profili degli utenti strutturati a canali, proprio come su YouTube.

Dunque niente di nuovo all’orizzonte?

Una novità determinante, invece, Pheed la propone: la monetizzazione dei contenuti condivisi dagli utenti.

Ci si accorge presto, scorrendo fra i vari profili da poter “sottoscrivere”, che per ricevere determinati aggiornamenti (e quindi stati, foto e video condivisi) bisogna pagare un obolo che può variare da 1,99$ (1,50€) fino ad un massimo 34,99$ (poco meno di 27 euro).

Nel progetto dei fondatori di Pheed, infatti, questo meccanismo dovrebbe incentivare gli utenti del “jet set” a curare la qualità dei contenuti condivisi; e, per altro, lo stesso social network incasserà il 50% dei pagamenti di ogni utente, garantendosi introiti decisivi.

Certo, qualcuno fa notare che, di fronte alle infinite possibilità della rete, difficilmente saranno molti gli utenti disponibili a pagare per seguire aggiornamenti che, in breve tempo, si potrebbero facilmente ritrovare su Facebook, Twitter o su riviste specialistiche.

Eppure non è detto che l’intuizione di Pheed debba rilevarsi per forza sbagliata: provate a immaginare al successo che potrebbe avere il nuovo social network se una popstar mondiale decidesse di pubblicare in esclusiva sulla propria pagine foto da backstage o la traccia audio di un’anteprima del suo ultimo lavoro discografico.

Solo i prossimi mesi, in ogni caso, ci diranno se il boom iniziale del “social network delle star” è destinato o meno ad avere un seguito.

Mattia Nesti

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Mattia Nesti

Classe 1992, sono nato e vivo in Toscana, a Pistoia, dove ho frequentato il Liceo Classico, coltivando la passione per la scrittura. Giornalista pubblicista, ho collaborato e collaboro tutt'ora con portali online di informazione locale e nazionale.

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