“Sior Todero Brontolon” di Goldoni: marionette e attori al Teatro Duse di Bologna dal 28 febbraio al 2 marzo

Il Teatro Duse di Bologna si prepara a ospitare un evento imperdibile: dal 28 febbraio al 2 marzo 2025, il pubblico avrà la possibilità di assistere a “Sior Todero Brontolon”, una delle opere più celebri di Carlo Goldoni, diretta dal regista Paolo Valerio. Gli spettacoli si terranno alle ore 21, con una replica domenicale alle 16. L’attore Franco Branciaroli interpreterà il protagonista, dando vita a un personaggio intrigante e complesso.

Un incontro di universi

La messa in scena di “Sior Todero Brontolon” si distingue per la sua abilità di fondere il mondo classico di Goldoni con l’arte delle marionette, creando un’atmosfera che oscilla tra realtà e fantasia. Paolo Valerio ha progettato uno spettacolo che non solo rispetta il testo originale del 1761, ma lo arricchisce con un’interpretazione fresca e innovativa. In questo contesto, le marionette non sono semplici oggetti di scena, ma diventano veri e propri alter ego degli attori, esprimendo emozioni e dinamiche dei personaggi in modo originale.

Il regista enfatizza l’importanza di questo approccio, descrivendo la scena come un caleidoscopio di elementi: “fili, gambe, braccia, teste, quinte, fondali, corde, graticci, costumi, trucchi e bastoni”. Questi strumenti, manovrati abilmente, daranno vita a figure di legno che danzano nell’aria, creando un contrasto tra la leggerezza del movimento e la gravità delle emozioni umane.

Il personaggio di Sior Todero

Al centro della commedia si trova Sior Todero, un personaggio che rappresenta il modello del rustegho veneziano, ma con una caratterizzazione più profonda. A differenza di altri burberi, Todero è un uomo avaro e autoritario, che esercita un controllo soffocante sulla sua famiglia. Le sue interazioni con la servitù e i familiari sono segnate da diffidenza e irritabilità, rendendolo un protagonista affascinante e complesso.

La scelta di rappresentare Todero attraverso le marionette offre una nuova prospettiva sul suo carattere, permettendo al pubblico di esplorare le sue contraddizioni in modo visivo e coinvolgente. Paolo Valerio ha voluto accostare il protagonista a un altro personaggio patriarcale iconico: Vito Corleone, il noto capofamiglia del film “Il Padrino”. Questa analogia suggerisce un parallelo tra il controllo esercitato da Todero sulla sua famiglia e quello di Corleone, entrambi desiderosi di dirigere le vite dei loro cari.

Un progetto di regia innovativo

Il progetto di Paolo Valerio si basa sull’amore di Goldoni per le marionette e sulla leggerezza del suo universo narrativo. L’intento del regista è di presentare “Sior Todero Brontolon” non solo come una commedia, ma come un’opera che stimola la riflessione sulle dinamiche familiari e sociali. L’uso delle marionette come mezzo espressivo consente di affrontare temi complessi come l’autorità, la libertà e le relazioni interpersonali in un modo che è sia divertente che profondo.

Con questo allestimento, il Teatro Duse di Bologna si conferma come un palcoscenico di innovazione e creatività, dove il patrimonio teatrale italiano viene reinterpretato in chiave moderna, mantenendo viva la tradizione e sfidando al contempo le convenzioni. Gli spettatori sono invitati a immergersi in un’esperienza teatrale unica, dove passato e presente si intrecciano in un dialogo affascinante.

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