La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, e l’assessora alle politiche sociali, Costanza Spera, hanno sollecitato un incontro con l’Inps per affrontare le problematiche legate al nuovo avviso pubblico Home Care Premium . Questo programma è fondamentale per fornire assistenza domiciliare a persone non autosufficienti. Le due esponenti hanno espresso preoccupazione per le recenti modifiche che potrebbero compromettere il supporto economico e i servizi a domicilio destinati ai dipendenti e pensionati pubblici e alle loro famiglie con disabilità.
Richiesta di dialogo con Inps
Vittoria Ferdinandi, in qualità di membro dell’Ufficio di Presidenza dell’Anci con delega alla disabilità, ha formalmente richiesto un’interlocuzione con l’Inps. Questa iniziativa si allinea ad azioni simili intraprese dall’assessora Spera insieme al presidente Anci Umbria, Federico Gori. Entrambi mirano a far sentire la voce delle istituzioni locali riguardo ai cambiamenti apportati al bando Hcp.
Le autorità locali temono che il nuovo bando possa minacciare la continuità dei servizi essenziali per migliaia di persone in difficoltà in tutto il Paese. Ferdinandi ha sottolineato come le modifiche sostanziali introdotte nel sistema delle prestazioni integrative possano avere effetti devastanti sulla vita quotidiana dei beneficiari.
Modifiche criticate del programma Hcp
Tra le principali criticità evidenziate dalla sindaca ci sono l’eliminazione di interventi domiciliari fondamentali come quelli forniti da operatori socio-sanitari e i servizi di sollievo. Questi cambiamenti sembrano privilegiare prestazioni erogate esclusivamente da liberi professionisti iscritti agli ordini professionali, come nutrizionisti o terapisti della psicomotricità. Tale approccio non tiene conto delle esigenze espresse dai beneficiari nel corso degli anni né della rete consolidata di fornitori accreditati che operano sul territorio.
Un altro aspetto preoccupante è rappresentato dall’eliminazione dei Centri diurni per anziani e disabili dalle prestazioni integrative. Questo potrebbe portare a una riduzione significativa dell’offerta sociale disponibile per queste categorie vulnerabili. Inoltre, viene reintrodotto l’obbligo per i beneficiari di anticipare i costi delle prestazioni integrative e dell’assistenza familiare principale; una misura che rischia gravemente la stabilità economica delle famiglie più fragili.
Impatto sui Comuni e sulle famiglie
L’assessora Spera ha messo in evidenza anche il ridimensionamento del ruolo operativo dei Comuni nel gestire questi servizi vitali. Da enti gestori passerebbero a semplici soggetti informativi nella fase d’accreditamento dei liberi professionisti coinvolti nel progetto Hcp. Questa modifica potrebbe indebolire ulteriormente la collaborazione tra enti locali e Inps costruita dal 2014 ad oggi.
Il Comune di Perugia conta attualmente 495 beneficiari attivi del programma Hcp e 37 fornitori accreditati che garantiscono un servizio qualitativo ed efficace sul territorio locale. Le nuove disposizioni potrebbero mettere seriamente a rischio questo sistema già collaudato, generando gravi disagi alle persone più vulnerabili costrette a rinunciare ad interventi cruciali nella loro vita quotidiana.
Spera auspica quindi che attraverso un dialogo aperto con l’Inps sia possibile mantenere intatto l’impianto originario del programma Hcp basato sulla domiciliarità e sull’integrazione socio-sanitaria; riconoscendo così il ruolo centrale dei Comuni nella gestione del progetto senza penalizzare economicamente le famiglie più bisognose.
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