L’attore e regista Sergio Rubini ha recentemente condiviso le sue esperienze e riflessioni sul Cinema durante il Milazzo Film Festival, presentando il suo spettacolo teatrale “Sud”. Le sue dichiarazioni offrono spunti interessanti riguardo all’evoluzione del mondo cinematografico, in particolare in relazione all’ascesa delle piattaforme digitali.
Il cinema e la visione di Fellini
Rubini ha iniziato raccontando un episodio significativo della sua carriera, risalente al 1986, quando lavorò con il celebre regista Federico Fellini nel film “Intervista”. Una delle scene memorabili proiettava un’immagine provocatoria: degli indiani che, invece di frecce, portavano antenne. Questo simbolismo, secondo Rubini, anticipava già tre decenni fa l’invasione della televisione nel mondo del Cinema. Fellini, con la sua sensibilità artistica, aveva colto l’essenza di un cambiamento epocale che, a sua volta, si è manifestato nel tempo con l’affermazione delle piattaforme streaming. Rubini esprime chiaramente che, sebbene le piattaforme abbiano preso piede, un Cinema senza di esse sarebbe come un contenitore vuoto, privo di sostanza e significato.
Il ruolo del cinema nella società contemporanea
Secondo l’attore, attualmente esiste una crisi non tanto del Cinema in sé quanto delle sale cinematografiche. Ha precisato come le piattaforme abbiano saputo cogliere le difficoltà che la società sta affrontando, specialmente dopo l’emergenza sanitaria globale che ha limitato gli spazi di socialità. Rubini sottolinea che, in assenza del Cinema, le piattaforme rimarrebbero incapaci di riempire quel vuoto. Le sale cinematografiche, per lui, non sono solo luoghi fisici, ma spazi vitali per la comunità, per condividere emozioni e riflessioni.
Rubini, in questo quadro, pone una fermissima fiducia verso il futuro del Cinema. Secondo lui, il settore sta vivendo una rinascita, stimolata proprio dalle nuove opportunità offerte dalle piattaforme. Il Cinema sta quindi attraversando una fase significativa, portando a una connessione più forte con il pubblico, anche se i formati e i canali di distribuzione evolvono.
Il mestiere dell’attore e le sfide artistiche
Affrontando il tema della professione, Rubini si sofferma sulle sfide quotidiane degli artisti. Con il passare degli anni, ha ricoperto diversi ruoli su palcoscenici e set cinematografici, e la sua esperienza lo ha portato a confrontarsi con la difficoltà di persuadere il pubblico a investire economicamente nelle sue idee. Ogni visione artistica richiede una comunicazione capace di attrarre l’interesse degli spettatori e, in questo, l’abilità di rendere il messaggio urgente e significativo diviene fondamentale.
Questo aspetto dell’arte, secondo Rubini, non cambierà mai, a prescindere dal tipo di piattaforma utilizzata. La sua passione per il Cinema rimane viva e lo entusiasma, specialmente in occasioni come il Milazzo Film Festival, dove ha notato un grande interesse da parte delle nuove generazioni. Questo attaccamento dei giovani al mondo del Cinema offre un segnale positivo per il futuro, dimostrando che, nonostante le difficoltà, l’amore per la settima arte è ancora molto forte.