Sei ultras della As Roma accusati di spaccio: operazione della Digos allo stadio Olimpico

Inchiesta della procura di Roma su sei ultras della As Roma accusati di spaccio di droga durante le partite, con perquisizioni e interrogatori in corso per svelare una rete organizzata.
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La direzione distrettuale antimafia della procura di Roma ha avviato un’inchiesta che coinvolge sei ultras della As Roma, tra cui un minorenne. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini, condotte dalla Digos della questura romana, hanno portato a perquisizioni domiciliari e alla scoperta di una rete organizzata che gestiva il traffico e la vendita al dettaglio di droga durante le partite.

L’indagine e le accuse

L’inchiesta ha preso avvio nel gennaio 2024 ed è stata alimentata da segnalazioni riguardanti attività sospette all’interno dello stadio Olimpico durante le partite dell’AS Roma. Secondo gli investigatori, i sei ultras facevano parte del Gruppo Quadraro, una delle frange più attive dei tifosi giallorossi. La loro posizione nella Curva Sud, precisamente nel secondo anello centrale dello stadio, avrebbe facilitato l’organizzazione delle operazioni illecite.

Le accuse mosse nei loro confronti includono non solo lo spaccio ma anche la creazione di una vera e propria filiera per la distribuzione delle sostanze stupefacenti. Il trasporto della droga iniziava prima dell’ingresso allo stadio e si concludeva con la vendita ai consumatori all’interno degli impianti sportivi. Gli agenti hanno riscontrato che il consumo avveniva prevalentemente nei bagni dello stadio, dove i tossicodipendenti si ritrovavano in cerca delle dosi.

Perquisizioni domiciliari e interrogatori

Questa mattina sono state effettuate perquisizioni presso le abitazioni degli indagati da parte della Digos. Durante queste operazioni sono stati sequestrati diversi materiali utili alle indagini, inclusa documentazione relativa alle attività svolte dagli ultras nel contesto del traffico illecito.

Alcuni dei soggetti coinvolti sono stati già interrogati dal Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale romano come previsto dalla recente riforma legislativa che consente tali misure preventive in casi simili. Questo passaggio è fondamentale nell’ambito dell’indagine poiché permette agli inquirenti di raccogliere informazioni cruciali sulle dinamiche interne al gruppo e sul funzionamento dell’attività illecita.

Implicazioni sociali ed eventi futuri

L’emergere di questa vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza negli eventi sportivi e sull’impatto sociale legato al fenomeno dello spaccio nelle aree circostanti gli impianti sportivi. La presenza organizzata degli ultras non solo mette a rischio l’incolumità dei tifosi ma crea anche un ambiente favorevole ad attività illegali durante manifestazioni pubbliche.

Le autorità competenti stanno monitorando attentamente la situazione mentre proseguono le indagini per comprendere l’estensione reale del fenomeno legato allo spaccio negli ambienti calcistici romani. Si prevede che ulteriori sviluppi possano emergere nelle prossime settimane man mano che verranno analizzati i dati raccolti dalle forze dell’ordine durante l’operazione odierna.