La Biennale di Venezia, uno dei più significativi eventi culturali a livello mondiale, è pronta a svelare “Expositio Sancti Evangelii secundum Iohannem”. Quest’opera, che analizza il commento al Vangelo di Giovanni , è frutto del genio del teologo e mistico domenicano Meister Eckhart . L’annuncio è stato fatto dal presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco , durante una conferenza stampa tenutasi a Cà Giustinian il 5 marzo 2025. Buttafuoco ha definito l’evento una celebrazione della “Parola”, evidenziando il suo ruolo come veicolo di verità e opportunità di riflessione critica.
La location e il progetto speciale
Il commento di Eckhart sarà rappresentato nel Portego delle Colonne della Scuola Grande di San Marco , un atrio monumentale risalente al Cinquecento, parte integrante dell’ Ospedale Civile . Questo spazio, intriso di storia e significato, è stato scelto per la sua straordinaria bellezza architettonica e la sua idoneità ad ospitare eventi di grande rilevanza culturale. L’ Asac , Archivio Storico della Biennale, ha curato il progetto speciale, riportando alla luce un’opera che ha avuto un impatto profondo sulla storia del pensiero occidentale.
Il messaggio di Meister Eckhart
Antonello Pocetti , regista dello spettacolo, ha messo in luce l’importanza del lavoro di Eckhart, il quale dedicò la sua vita a questo scritto, che gli costò la condanna per eresia nel 1327. Pocetti ha chiarito che l’eresia di Eckhart si fonda sulla sua concezione dell’uomo come messaggero dell’idea di Anima e Dio. La potenza di questo commento, così come del Vangelo di Giovanni, è racchiusa nella Parola, che inizia con l’incipit “In principio era il Verbo”. Questo messaggio, secondo Pocetti, è di cruciale importanza anche oggi, poiché offre una visione universale valida per tutti i popoli.
Le serate di riflessione e cultura
Le prime cinque serate dello spettacolo, in programma dal 5 al 9 marzo 2025, vedranno la partecipazione di illustri figure del mondo della cultura, filosofia e religione. Tra i relatori ci saranno il Cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero della cultura ed educazione della Santa Sede , e il filosofo Peter Sloterdijk. Anche Cristina Collu, direttrice della Fondazione Querini Stampalia , e il Patriarca di Venezia, Monsignor Francesco Moraglia, prenderanno parte all’evento. Gli attori Federica Fracassi, Leda Kreider e Dario Aita si alterneranno nella lettura dei brani evangelici, sotto la direzione di Pocetti e con le scene curate da Antonino Viola.
Musica e tradizione
Un aspetto distintivo dello spettacolo sarà l’esibizione del Coro della Cappella Marciana, diretto dal Maestro Marco Gemmani. Gli interventi vocali saranno dedicati al canto gregoriano, con testi tratti dal Vangelo di Giovanni, eseguiti in una modalità medievale, meno conosciuta ma di grande valore. Gemmani ha sottolineato l’importanza di un accompagnamento vocale rispetto a quello strumentale, per preservare la tradizione e l’autenticità del canto.
L’evento si preannuncia come un’importante occasione di riflessione e approfondimento, capace di unire arte, spiritualità e cultura in un contesto di grande prestigio come quello della Biennale di Venezia.