La serata del derby di Roma, attesa da molti tifosi, ha preso una piega drammatica. Oltre duemila agenti sono stati mobilitati dalla Questura per garantire la sicurezza durante l’evento sportivo. La situazione è degenerata intorno alle 17:30, quando si sono registrati i primi scontri nella zona di Ponte Milvio. Gli ultras della Lazio hanno tentato di oltrepassare la zona cuscinetto che separa i sostenitori biancocelesti dai romanisti, dando inizio a un violento scambio di oggetti e petardi con le forze dell’ordine.
I primi scontri al Ponte Milvio
Gli incidenti sono iniziati quando un gruppo di circa 300 tifosi giallorossi ha cercato di avvicinarsi all’area riservata ai tifosi della Lazio. Questo tentativo è stato bloccato dalle forze dell’ordine, che avevano già predisposto un ampio dispositivo per prevenire qualsiasi forma di violenza. Nonostante gli sforzi degli agenti, gli ultras della Lazio hanno reagito lanciando oggetti contundenti e petardi verso le forze dell’ordine.
Le tensioni tra i due gruppi erano palpabili sin dalle prime ore del pomeriggio. Le autorità avevano previsto possibili disordini e avevano quindi chiuso gran parte delle strade limitrofe allo stadio Olimpico per garantire la sicurezza dei cittadini e dei tifosi stessi. Tuttavia, nonostante le misure preventive adottate dalla polizia, gli eventi hanno preso una direzione inaspettata.
La risposta delle forze dell’ordine
In risposta agli scontri iniziali, la Questura ha intensificato il proprio schieramento nella zona circostante lo stadio Olimpico. Gli agenti hanno utilizzato tecniche consolidate per disperdere i gruppi più aggressivi ed evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Il lancio continuo di oggetti da parte degli ultras ha reso necessaria una rapida reazione da parte delle forze dell’ordine.
Il piano operativo prevedeva anche l’impiego di unità specializzate nel controllo delle folle e nel contenimento dei disordini. Queste squadre sono state fondamentali nel gestire situazioni critiche come quella verificatasi a Ponte Milvio.
Nonostante le difficoltà iniziali nell’affrontare gli ultras più accesi, le operazioni condotte dalla polizia hanno contribuito a riportare gradualmente la calma nella zona intorno allo stadio prima dell’inizio del match.
Chiusure stradali e impatto sulla viabilità
Le chiusure stradali imposte in occasione del derby non solo miravano a proteggere i tifosi ma anche a garantire il regolare svolgimento della manifestazione sportiva senza ulteriori interruzioni o incidenti gravi. Le vie principali intorno all’Olimpico sono state completamente interdette al traffico veicolare per tutta la durata degli eventi pre-partita.
Queste misure hanno avuto ripercussioni significative sulla viabilità cittadina; numerose deviazioni obbligatorie sono state attuate sia sui mezzi pubblici che su quelli privati per evitare ingorghi nelle zone limitrofe all’impianto sportivo. I cittadini romani si sono trovati ad affrontare lunghe attese nei trasporti pubblici mentre cercavano percorsi alternativi per muoversi in città durante questo evento ad alta tensione.
L’intervento tempestivo delle autorità locali è stato fondamentale nel contenere potenziali focolai d’agitazione tra diverse fazioni calcistiche presenti sul territorio romano durante uno degli incontri più sentiti del campionato italiano.