Spermidina: la chiave per la longevità e la salute. Una sostanza miracolosa che trovi in questi alimenti comuni
La spermidina è una molecola che ha suscitato notevole interesse nel mondo scientifico per le sue potenziali proprietà benefiche che influenzano la longevità e la salute generale dell’organismo. Scoperta nel XVII secolo nello sperma, da cui prende il nome, la spermidina è una poliammina biogena fondamentale per il mantenimento dell’equilibrio cellulare. Questa molecola è stata oggetto di numerosi studi che ne hanno messo in luce i benefici, in particolare la sua capacità di promuovere l’autofagia cellulare, un processo essenziale per la salute e la longevità.
L’autofagia è un meccanismo di pulizia e riciclo delle cellule che permette di eliminare le componenti danneggiate o inutili, prevenendo così l’insorgenza di malattie. Quando l’autofagia funziona correttamente, aiuta a prevenire una serie di patologie gravi come cardiopatie, tumori e malattie neurodegenerative. Questo processo è così cruciale per la salute che il suo studio ha portato al conferimento del Premio Nobel per la Medicina a Yoshinori Ohsumi nel 2016. L’importanza dell’autofagia è tale che la sua disfunzione può portare a una varietà di malattie, riducendo la qualità e la durata della vita.
Uno studio recente pubblicato su Nature Cell Biology ha evidenziato come la spermidina sia cruciale per l’autofagia mediata dal digiuno, un fattore riconosciuto per i suoi effetti positivi sulla salute e sulla longevità. Dopo un periodo di 4-5 giorni di digiuno, i livelli di spermidina nel corpo aumentano significativamente, suggerendo che questa molecola possa svolgere un ruolo chiave nel prolungare la vita sana. Tuttavia, poiché il digiuno non è praticabile per tutti, è rassicurante sapere che la spermidina può essere assunta anche attraverso la dieta, consentendo di beneficiare dei suoi effetti senza dover necessariamente rinunciare ai pasti.
Fonti alimentari di spermidina
Con l’avanzare dell’età, la produzione di spermidina da parte dell’organismo tende a diminuire, il che rende ancora più importante l’assunzione di questa molecola attraverso l’alimentazione. La spermidina è presente in vari alimenti, e una dieta equilibrata può aiutare a mantenere livelli ottimali di questa sostanza nel corpo. Tra gli alimenti più ricchi di spermidina troviamo il germe di grano, che contiene circa 350 mg/kg e può essere utilizzato come integratore naturale alla dose di due cucchiai al giorno.
Gli ortaggi verdi come broccoli, piselli, lattuga e peperoni sono altre ottime fonti di spermidina. Ad esempio, i broccoli non solo forniscono spermidina ma sono anche ricchi di betacarotene e luteina, che proteggono la vista, e di vitamine D e K e calcio, che rafforzano le ossa. Anche i piselli, con un contenuto di 140 mg/kg di spermidina, offrono benefici grazie ai folati in essi contenuti.
I cereali integrali come riso, mais, miglio e amaranto offrono un’altra maniera di integrare la spermidina nella dieta quotidiana. Quando combinati con legumi, come fagioli rossi e lenticchie, questi cereali forniscono proteine complete. La soia e i suoi derivati, come tofu e tempeh, sono particolarmente ricchi di spermidina, con la soia stessa che contiene 207 mg/kg.
Anche i formaggi stagionati, se consumati con moderazione, possono contribuire all’assunzione di spermidina. Tra i funghi, gli shiitake sono particolarmente ricchi di questa molecola, e stanno guadagnando popolarità per le loro proprietà salutari. Infine, il pepe verde fresco e le pere sono altre fonti di spermidina, mentre pompelmi e arance contengono principalmente putrescina, un’altra poliammina che può essere convertita in spermidina dall’organismo.