Mummie egiziane: nuove scoperte rivelano i misteri delle bocche spalancate in antico Egitto

Numerosi studi recenti hanno riportato alla luce rivelazioni sorprendenti riguardo alcune celebri mummie egiziane, in particolare quelle con la bocca spalancata, che sembrano urlare in eterno. Queste scoperte hanno suscitato un notevole interesse in ambito archeologico e scientifico, ponendo interrogativi sulle tecniche di mummificazione usate nell’antico Egitto e sulle possibili cause della morte dei defunti. Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Medicine, analizza dettagliatamente uno di questi casi, noto come la “Donna Sconosciuta”, rivelando aspetti sorprendenti riguardo la sua vita e morte.

La mummia “urlante”: un enigma archeologico

Caratteristiche particolari e tecnica di mummificazione

La mummia conosciuta come “Donna Sconosciuta” è particolarmente interessante per gli archeologi. A differenza della maggior parte delle mummie egiziane, che venivano rigorosamente preparate e con la bocca chiusa, questa presenta una bocca spalancata, un dettaglio che ha destato moltissima curiosità. Generalmente, la mummificazione egiziana prevedeva l’applicazione di garze attorno alla mandibola per mantenere le labbra chiuse. Tuttavia, l’analisi condotta da scienziati e archeologi ha dimostrato che la bocca aperta non deriva da un errore nella tecnica di mummificazione.

Sahar Saleem, professore di radiologia presso l’Università di Il Cairo e co-autore dello studio, afferma che “il corpo era stato imbalsamato con materiali costosi e importati,” contraddicendo la credenza tradizionale secondo cui la mancata rimozione degli organi interni sarebbe sinonimo di scarsa mummificazione. Questo rivela un approccio più sofisticato di quanto si pensasse in precedenza, dimostrando come le tecniche di imbalsamazione potessero variare notevolmente.

Segni di una morte violenta o una morte da malattia?

Un ulteriore aspetto degno di nota riguarda la causa della morte della mummia. Sebbene i segni sugli organi non rivelino una motivazione chiara, gli autori dell’articolo suggeriscono che l’espressione del volto possa indicare che la donna sia morta in un intenso dolore. Le ricerche di Saleem e del suo team hanno rivelato una calcinazione eccessiva nelle arterie, segno di una malattia cardiaca avanzata, il che suggerirebbe che la donna sia deceduta improvvisamente a causa di un attacco cardiaco o un incidente cerebrovascolare. Tali scoperte non soltanto illuminano la vita della donna, ma offrono anche nuove prospettive sulle pratiche funerarie egiziane.

Le analogie con altre mummie egiziane

Parallelismi con le mummie storiche

Il fascino delle mummie egiziane con bocca aperta non si limita alla “Donna Sconosciuta”. Un altro esempio significativo è rappresentato da Pentawer, figlio del Faraone Ramses III, anche lui rinvenuto con un’espressione simile. Pentawer, protagonista di un tentativo di colpo di stato, si suicidi dopo la sua condanna. La sua mummificazione, tuttavia, è risultata molto diversa da quella della “Donna Sconosciuta”. Infatti, il corpo di Pentawer non era stato correttamente imbalsamato né gli erano stati rimossi gli organi, diversamente dalla donna. Questo contrasto mette in evidenza le variabilità delle pratiche funerarie nell’antico Egitto, che potrebbero riflettere non solo status, ma anche le circostanze della morte.

Indagini pallologiche e tecniche avanzate

Un aspetto cruciale degli studi condotti da Saleem è l’uso di scansioni TC e tecniche di paleoradiologia per analizzare le mummie. Già nel 2020, Saleem era co-autore di un articolo che esplorava altre mummie simili alla “Donna Sconosciuta”. Questi metodi moderni consentono di ottenere informazioni dettagliate riguardo la vita e la morte di queste figure storiche, ricostruendo con maggiore precisione il loro destino, offrendo un’apertura a ulteriori scoperte.

Il significativo contrasto tra le tecniche di imbalsamazione applicate ai diversi defunti permette di comprendere l’evoluzione della pratica funeraria e lo stato di salute della popolazione aristocratica dell’epoca, arricchendo così la conoscenza della civiltà egiziana e dei suoi misteri.

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