L’uscita del nuovo film di BARBIE sta generando un interesse inaspettato verso la salute femminile, come dimostrano le impennate nelle ricerche online per informazioni sull’argomento. Il film, che conclude la sua storia con un’importante tappa nella vita della protagonista, ha spinto molte persone a informarsi riguardo alle figure professionali nel campo della ginecologia. Questo fenomeno, ora definito ‘Barbie effect’, ha messo in luce la connessione tra cultura pop e salute pubblica.
Nel film, BARBIE decide di lasciare il fantastico mondo di Barbieland per intraprendere la vita di una donna reale. Nella scena finale, con la sua tipica energia e innocenza, si dirige verso il suo primo appuntamento ginecologico, dichiarando con entusiasmo: “Sono qui per vedere il mio ginecologo.” Questo momento ha suscitato reazioni diverse tra il pubblico, da una risata divertita a interrogativi più profondi riguardo alla salute femminile e alla ginecologia.
Un post pubblicato su JAMA Network Open ha rivelato che, dopo l’uscita del film il 21 luglio 2023, la ricerca del termine “ginecologo” negli Stati Uniti è aumentata di circa il 51%. Anche le ricerche per il significato della ginecologia hanno mostrato un incremento straordinario del 154%. Le query maggiormente analizzate includevano domande fondamentali come “cosa fa un ginecologo” e “devo vedere un ginecologo?” Questo incremento ha segnato un chiaro interesse verso l’argomento, che in precedenza non si era registrato.
I ricercatori di Harvard Medical School hanno condotto uno studio che ha esaminato 34 termini di ricerca raggruppati in sei categorie. Tra queste, “ginecologo“, “definizione di ginecologo” e “appuntamento dal ginecologo“, sono state utilizzate per valutare se ci fosse un reale impatto del film nel cercare informazioni sanitarie per donne. I dati hanno indicato chiaramente che le ricerche correlate alla ginecologia sono aumentate, mentre categorie di ricerche controllate come “medici” e “appuntamenti medici” non mostrano variazioni significative.
La continua assenza di un aumento nelle ricerche relative agli appuntamenti ginecologici, come “ginecologo vicino a me“, suggerisce che l’interesse generato dalla pellicola non si traduce necessariamente in azioni concrete. Due possibilità potrebbero spiegare questo fenomeno: primo, il dato raccolto potrebbe non catturare le reali decisioni di ricerca di cura; secondo, coloro che cercano informazioni di base sulla ginecologia non necessariamente necessitano di cure ginecologiche.
Gli autori dello studio hanno osservato che fenomeni simili sono già stati documentati in passato. Quando, ad esempio, Katie Couric ha trasmesso in diretta la sua colonscopia, vi è stata una crescita del 21% nelle colonscopie, e quando Angelina Jolie ha scritto un editoriale riguardo al rischio di cancro al seno, si è registrato un incremento del 64% nei test genetici. Queste osservazioni supportano l’idea che la cultura pop abbia un impatto diretto sulla consapevolezza sanitaria.
Sebbene l’effetto Barbie abbia portato alla luce un interesse per la ginecologia, non è chiaro se questo si tradurrà in esiti sanitari concreti. Gli esperti sottolineano l’importanza di monitorare la situazione per capire se questa crescente consapevolezza possa effettivamente migliorare l’accesso e l’utilizzo dei servizi ginecologici da parte delle donne.
Il fenomeno rappresentato dal film di BARBIE è quindi un indicatore significativo di come la cultura pop possa stimolare l’interesse per questioni di salute, creando opportunità per aumentare la consapevolezza e l’accesso ai servizi sanitari femminili.