Saverio la Ruina ha conquistato il pubblico del Teatro Quirino di Roma con il suo monologo ‘La borto‘, un’opera che affronta in modo crudo e diretto il tema della violenza sulle donne. L’attore, autore e regista ha presentato questo spettacolo nell’ambito della Primavera dei Teatri 2025, festival di Castrovillari che celebra quest’anno la sua 25esima edizione. La performance ha suscitato forti emozioni tra gli spettatori, grazie all’intensa interpretazione e alla potenza espressiva della lingua calabro-lucana.
Il festival Primavera dei Teatri
La Primavera dei Teatri si svolge dal 26 maggio al primo giugno a Castrovillari, in Calabria. Questo evento annuale è diventato un importante punto di riferimento per il teatro italiano, con oltre 35 spettacoli che spaziano tra teatro, danza, musica e mostre. Quest’edizione prevede anche una giornata dedicata alla memoria di Francesco Silvestri e ospita figure illustri del panorama culturale italiano come Iaia Forte ed Emanuele Trevi. La Ruina è uno dei direttori artistici del festival insieme a Dario De Luca e Settimio Pisano.
Il programma include nove prime nazionali e quattro residenze artistiche, dimostrando l’impegno degli organizzatori nel promuovere nuove opere teatrali. La manifestazione si distingue per la sua capacità di attrarre talenti emergenti così come nomi affermati nel settore culturale.
‘La borto‘: trama e tematiche
Il monologo ‘La borto‘, presentato da Saverio la Ruina dopo i precedenti lavori ‘Disonorata‘ e ‘Polvere‘, racconta le esperienze dolorose di una donna costretta a vivere in una realtà segnata dalla violenza domestica. Attraverso un linguaggio semplice ma evocativo, l’opera descrive momenti chiave della vita della protagonista: dall’incontro forzato con il futuro marito all’età di tredici anni fino alle difficoltà legate alla maternità precoce.
L’interpretazione mette in luce le contraddizioni dell’esistenza femminile attraverso dialoghi diretti rivolti a Gesù: “facile in paradiso comportarsi bene.” Questa scelta narrativa permette allo spettatore di entrare nella psicologia della protagonista mentre affronta le sue tribolazioni quotidiane.
Il racconto si sviluppa attorno ai temi dell’abuso emotivo ed economico da parte del marito che costringe la donna ad assumere ruoli tradizionali senza alcuna possibilità d’evasione o autonomia personale. Le esperienze vissute dalla protagonista sono rappresentate attraverso gestualità delicate ma cariche d’emozione; ogni movimento sul palco diventa simbolico delle sue sofferenze interiori.
Un messaggio potente contro la violenza
‘La borto‘ non è solo un racconto personale; rappresenta anche una denuncia sociale contro le ingiustizie subite dalle donne nel sud Italia – ma non solo – sia ieri che oggi. Lo spettacolo riesce ad evitare toni retorici pur mantenendo alta l’attenzione su questioni cruciali come i femminicidi quotidiani.
Attraverso piccoli gesti scenici ed espressioni facciali intense, Saverio la Ruina riesce a trasmettere tutta l’intensità emotiva necessaria per far comprendere al pubblico quanto possa essere difficile rompere il silenzio su questi temi delicati. L’atmosfera intima creata sul palco consente agli spettatori di immedesimarsi nella storia narrata senza filtri o distorsioni narrative.
In conclusione alla sua performance al Teatro Quirino, La Ruina sottolinea l’importanza del festival Primavera dei Teatri come spazio vitale per dare voce ai sogni artistici delle comunità locali: “venticinque anni sono un piccolo miracolo,” afferma prima di tornare ai preparativi finali per l’evento calabrese.
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