Salò revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini
Salò, una cittadina affacciata sul Lago di Garda, ha compiuto un passo decisivo verso la revisione della propria storia. Il 15 marzo 2025, il Consiglio comunale ha votato per revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, un titolo conferito nel 1924. Questo gesto segna un momento importante per la comunità, che desidera chiudere un capitolo controverso del proprio passato.
Un passo atteso
Questa decisione rappresenta la terza volta che il Consiglio si pronuncia su questo tema. Le mozioni precedenti, presentate in anni passati, non avevano ottenuto il consenso necessario. Tuttavia, la nuova composizione politica, ora dominata da una maggioranza di centrosinistra, ha fornito il supporto necessario per procedere con la revoca, dopo vent’anni di governo di centrodestra.
Il contesto storico
La cittadinanza onoraria a Mussolini fu conferita il 23 maggio 1924, poco prima dell’omicidio di Giacomo Matteotti. In quel periodo, Mussolini soggiornava a Salò, dove si trovava un albergo di lusso a Gargnano, che ospitava alcuni ministeri della Repubblica Sociale Italiana. La decisione odierna è vista come un atto simbolico che riflette l’evoluzione dei valori democratici e antifascisti della Repubblica Italiana.
Le reazioni
L’ex ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ha evidenziato l’importanza di questo passo, affermando che “la nostra Costituzione poggia su basi antifasciste”. Cartabia ha anche richiamato l’attenzione su un evento parallelo a Nave, in Valtrompia, dove è stata conferita la cittadinanza onoraria a Manlio Milani, attivista e presidente della Casa della Memoria di Brescia, in onore delle vittime di Piazza della Loggia.
Strategie politiche
I consiglieri di maggioranza hanno spiegato che inizialmente si intendeva discutere la mozione il 25 aprile, ma hanno deciso di anticipare i tempi. Il sindaco Francesco Cagnini, 29 anni, ha presieduto la seduta, affrontando le manovre delle opposizioni che cercavano di ritardare il dibattito.
Implicazioni future
La revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini a Salò potrebbe avere ripercussioni in altre città italiane. A Brescia, ad esempio, è attualmente ferma una mozione presentata dal consigliere del Partito Democratico Andrea Curcio, che richiede la revoca del riconoscimento a Mussolini, un tema che potrebbe riemergere in molti comuni che, durante il Ventennio, avevano conferito onorificenze simili al dittatore.
Un nuovo inizio per Salò
Con questo atto, Salò sembra finalmente voltare pagina, chiudendo un’era che ha segnato profondamente la sua storia e quella dell’Italia intera.